Rapporto della Fao. Sempre più paesi a rischio fame

La siccità legata al fenomeno atmosferico conosciuto come «El Niño» e le guerre hanno fatto aumentare il numero (da 34 a 37) dei paesi bisognosi di assistenza alimentare internazionale. A renderlo noto è un rapporto della Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’agricoltura. Lo studio intitolato «Prospettive dei raccolti e situazione del cibo» aggiunge, infatti, Haiti, Papua Nuova Guinea e Nigeria alla lista di paesi che hanno chiesto aiuto all’estero per nutrire le proprie popolazioni o le comunità di rifugiati che ospitano.
Principale causa della nuova emergenza, come detto, è «El Niño», conosciuto anche con la sigla Enso (El Niño-Southern Oscillation). Si tratta, indicano gli esperti, di un fenomeno climatico periodico che provoca un forte riscaldamento delle acque dell’oceano Pacifico centro meridionale e orientale. Il fenomeno — che si verifica in media ogni cinque anni, da dicembre a gennaio — causa non solo inondazioni nelle aree direttamente interessate, ma anche siccità nelle zone circostanti e altre perturbazioni. I paesi in via di sviluppo che dipendono fortemente dall’agricoltura e dalla pesca, in particolare quelli che si affacciano sul Pacifico, ne sono i più colpiti, sebbene si ritenga che «El Niño» possa avere effetti anche su scala globale attraverso modificazioni della circolazione atmosferica. Il cambiamento climatico sta minando i mezzi di sussistenza e la sicurezza alimentare soprattutto dei poveri delle aree rurali, che costituiscono quasi il 80 per cento degli indigenti nel mondo. Ad Haiti, «El Niño» ha aggravato la peggiore siccità da decenni in America centrale. Un terzo della popolazione, circa 3,6 milioni di persone, non ha cibo sicuro. Di queste, metà hanno problemi alimentari gravi e 200.000 sono in situazione di estrema emergenza. A Papua Nuova Guinea (a nord dell’Australia), la prolungata siccità del 2015 — indica la Fao — è stata seguita da piogge torrenziali e alluvioni all’inizio del 2016, che hanno colpito 2,7 milioni di persone. Diversa, ma non meno grave, la situazione in Nigeria, in Africa, dove la necessità di aiuti alimentari è sorta negli ultimi anni a causa dei profughi interni, fuggiti dagli Stati settentrionali di Borno e di Kobe, martoriati dalle continue violenze perpetrate dai terroristi del gruppo fondamentalista islamico di Boko Haram. Si calcola che nel paese africano ci siano circa tre milioni e mezzo di persone che hanno bisogno di assistenza per mangiare. Ma la condizione è molto pesante anche in altre zona dell’Africa. Secondo l’ultimo bollettino del World Food Programme, nell’Etiopia centrale e orientale fino a 15 milioni di persone si troveranno quest’anno ad affrontare una grave e intensa insicurezza alimentare. Altre circostanze di forte penuria di cibo si registrano in Siria e nello Yemen, a causa delle sanguinose guerre tuttora in corso. In Siria appunto — evidenzia il rapporto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite — sono a rischio fame 13 milioni e mezzo di persone, mentre nello Yemen quasi 14 milioni e mezzo.

8 Giugno 2016 | 11:41
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fao (16), povertà (88)
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