Diocesi

Per viaggiare tra le pagine della Bibbia, corso alla Facoltà di Teologia di Lugano

A partire dal 21 febbraio, ogni giovedì dalle 20 alle 22 e per tutto il semestre, la Facoltà di Teologia di Lugano offrirà un corso con l’obiettivo di imparare a comprendere e trasmettere il testo biblico attraverso le suggestioni dei suoi racconti. Per farlo si userà un metodo innovativo, che unisce esegesi e tecniche attive, con lo scopo di fornire le basi della cosiddetta «catechesi narrativa». Il corso, che prevede l’intervento di tre relatori – don Emanuele Di Marco, Marcello Fidanzio e Anna Traini – sarà suddiviso in tre parti: i primi sei incontri rivolti a tutti, poi un laboratorio di tre incontri per catechisti e, per finire, un laboratorio di altri tre incontri per i lettori liturgici.

Ma che cos’è esattamente una «catechesi narrativa»? Ne parliamo con don Emanuele Di Marco: «Partendo dal racconto biblico di Naaman il Siro un personaggio presentato nel secondo Libro dei Re – che permetterà tra l’altro di fare anche riferimento alla prossima lettera pastorale di mons. Valerio Lazzeri intitolata «Come in Cielo, così in terra»– tenteremo di mettere in risalto come nel testo biblico si ritrovano spesso e volentieri delle categorie della nostra quotidianità. Dobbiamo renderci conto che la Bibbia non è soltanto cronaca. Che cos’è la catechesi, in fondo, se non far risuonare il testo biblico nelle nostre vite? ».

Tra i relatori, anche Anna Traini, docente di recitazione, tecniche narrative e scrittura creativa e membro dell’Osservatorio di Storytelling, associazione che si occupa in modo scientifico di divulgare l’arte della narrazione. Quale sarà il suo approccio al testo biblico? «Vogliamo che la narrazione di un testo sia vissuta dai partecipanti in modo attivo; entrare nei personaggi, nelle storie, per riscoprirne la bellezza. Con la storia di Naaman il Siro siamo facilitati: la conoscono in pochissimi, quindi non ci saranno aspettative particolari, sarà piuttosto un viaggio di scoperta e di rispecchiamento». Concretamente, cosa significa? «Significa che interrogheremo il testo, non partendo da domande predefinite, ma da quelle che spontaneamente nasceranno tra il pubblico. Ci lasceremo interpellare da ciò che ci sta davanti».

Informazioni e iscrizioni scrivendo a info@teologialugano.ch o chiamando lo 0041 58 666 4555.

Laura Quadri

16 Febbraio 2019 | 11:00
Tempo di lettura: ca. 1 min.
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