Pastorale familiare: un’opportunità di crescita e di confronto

Per capire la bellezza del cammino proposto dalla Pastorale familiare non basta l’autorevole voce del delegato vescovile don Willy Volonté, a confermarcelo sono anche le famiglie, ognuna con il suo percorso. Come i coniugi Mangiacavalli, ormai dei veterani della Pastorale Familiare. Raccontano che gli incontri del sabato mattina «sono importanti perché ci interpellano, ci mettono in gioco e migliorano il nostro atteggiamento nei confronti del coniuge ma anche dei figli. Ed è per questo che consigliamo il cammino della Pastorale familiare a tutte le famiglie che incontriamo: questi appuntamenti aiutano a riflettere su come relazionarsi con l’altro, oltre che ad aprirci a nuove prospettive attraverso le quali guardare il mondo che ci circonda».

E nella comunità pastorale ci si prepara anche a vivere meglio e più consapevolmente l’educazione dei figli: «Per educare e dare speranza ai più giovani – spiega la sig. ra Tiziana Mangiacavalli – è fondamentale che ci siano alle spalle degli adulti maturi. Negli incontri di Pastorale Familiare vi è l’occasione di generare persone adulte: si tratta di un lavoro che dobbiamo fare su noi stessi, confrontandoci come fratelli senza prepotenza ma cercando il bene comune e il bene dell’altro».

Insomma, un cammino che fa bene alla famiglia e che la rimette in gioco dopo i lunghi mesi di chiusura: «Ora – confida la sig. ra Tiziana – ci stiamo aprendo dopo il periodo di lockdown: ci si può ritrovare, si può riprendere il cammino e questa è la cosa più bella. Da parte nostra, la pandemia non ci ha cambiati: siamo riusciti a mantenere i nostri legami grazie all’utilizzo dei social, che abbiamo scoperto proprio in questa occasione. Ci siamo però anche accorti dei limiti di questi strumenti che non possono sicuramente sostituire l’incontro in presenza».

Un incontro che ora torna ad essere realtà e che potrà svilupparsi nei diversi eventi che la Chiesa propone: «Il Sinodo – continua Tiziana – rappresenta una grande opportunità permetterci in gioco, per ritrovare l’individuo sempre in rapporto con il Creato e con il prossimo, e quindi anche con Dio. Anche l’incontro mondiale delle famiglie di giugno, a Roma, è una meta che ci aiuta a metterci in cammino con un progetto comune di medio termine».

Anche i coniugi Fornera mantengono un ricordo più che positivo delle vacanze vissute con la Pastorale Familiare negli anni passati. «In val di Maggia, dove abitiamo – racconta la sig. ra Sonia –, non c’è alcuna proposta per le famiglie, così abbiamo iniziato a partecipare nel 2015 alle vacanze che si sono rivelate occasioni per instaurare nuove amicizie». Un’altra offerta diocesana che si è rivelata davvero preziosa per i coniugi Fornera è stata quella dei centri di Ascolto in Quaresima che hanno potuto seguire on line. «Potendosi collegare da casa è stata per noi un’occasione per condividere con le altre persone la riflessione sul Vangelo della domenica e sentirci parte di una grande famiglia».

Silvia Guggiari

14 Ottobre 2021 | 11:35
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