Pasqua: una ricetta speciale di Suor Franca

Proporre una ricetta in questo tempo di pandemia può sembrare un paradosso.

Dando uno sguardo nel web e ascoltando le notizie, sembra proprio che il fatto di dover restare in casa abbia fatto riscoprire a tanti la bellezza e l’importanza di preparare con le proprie mani, di impastare, di creare e curare quei gesti quotidiani che spesso erano fatti di fretta, con superficialità perché non c’era tempo a sufficienza per fare tutto.

La ricetta che vi propongo è un pane arricchito di farcitura e di uova, simboli tipici delle festività pasquali. Nella mia tradizione culturale, l’avvicinarsi della Pasqua era marcato dalla preparazione in casa di pani e dolci tipici (ancora oggi è così) da gustare il giorno di Pasqua. Questa tradizione cerco di mantenerla viva seppur con qualche variante.

Anche quest’anno lo preparerò e lo condividerò con la mia piccola comunità. Per il giovedì santo, ho sempre preparato un grande pane che mettevo in chiesa come simbolo vicino ad una brocca di vino; alla fine della celebrazione, prima di lasciarci, ogni partecipante ne prendeva un pezzo. Quest’anno, le festività pasquali ormai alle porte, saranno vissute nell’intimità della propria casa che è diventata per ciascuno di noi un piccolo cenacolo. Gesù è presente in mezzo a noi, ce lo ha promesso e noi lo crediamo. Anche per noi è una sofferenza non incontrare la comunità e celebrare assieme l’Eucaristia, ma noi siamo certi che la preghiera ci unisce e ci fa sentire legati ancor di più gli uni agli altri.

Non possiamo celebrare assieme in comunità i riti della settimana santa e soprattutto siamo privati del Pane Eucaristico, Corpo di Gesù, che lui stesso ci ha lasciato il giovedì santo, ma possiamo sentirci uniti in Lui che ha dato la vita per tutti noi. Lui non ci abbandonerà.

Mettiamo al centro della nostra settimana santa la Parola di Dio che ci viene offerta in tante modalità, preghiamo, curiamo i segni, riscopriamo attraverso le proposte televisive delle celebrazioni la ricchezza dei gesti e delle parole. Questo tempo di «assenza» deve spronarci ad «essere» sempre più comunità di fratelli e sorelle. Quando ci ritroveremo di nuovo a celebrare insieme, forse il nostro stare assieme, il nostro andare a «Messa» avrà assunto un altro significato. Enzo Bianchi, nel suo libro «Un rabbi che amava i banchetti» dove spiega l’Eucarestia ai bambini, alla fine del libro scrive: «Dovunque sarà celebrato un banchetto eucaristico, là il Signore Gesù si mostrerà servo di Dio e degli uomini, là il cristiano sarà invitato a farsi servo degli altri. Cominceranno a suonare i tamburelli e la festa, l’Eucarestia, si estenderà tra le genti, su tutta la terra. Sarà una festa in cui gli uomini si dicono uguali e figli di Dio, si guardano negli occhi e si amano nella giustizia e nel servizio gli uni degli altri».

Auguriamoci, allora, di vivere questo tempo nella serenità, alla presenza di Lui, nell’attesa di rivederci e di riabbracciarci e di gridare insieme, «Il Signore è risorto, Egli è veramente risorto. Alleluia.»

Ed ora mettiamo le mani in pasta e prepariamo la…

….Treccia pasquale farcita con le uova

Questa treccia salata è ottima da gustare come antipasto. L’impasto l’ho lavorato con la planetaria, ma va bene anche farlo a mano. Importanti sono i tempi di lievitazione. Il ripieno può variare secondo i propri gusti. Fedele alle tradizioni pasquali di casa mia, non potevano mancare le uova inserite crude nell’impasto, che alla fine della cottura saranno diventate sode e potranno essere gustate assieme al pane.

Ingredienti

Per il pan brioche

– 500 g di farina bianca

– 3 dl di latte tiepido

– 50 g di burro sciolto

– 10 g di sale fino

– 1 uovo

– 1 bustina di lievito secco per panetteria

– farina per la spianatoia

Per il ripieno

– 100 g di formaggio a pasta filante tagliato a dadini (oppure un mix di formaggi di montagna scelti a piacere)

– 150 g di salame tagliato a pezzettini

– 150 g di prosciutto cotto a cubetti piccoli

– 1 tuorlo d’uovo

– un trito di rosmarino fresco

– 4/ 6 uova da mettere sulla treccia

Procedimento

Fate intiepidire il latte.
Sciogliete il burro.
Setacciate la farina in una ciotola oppure nella ciotola dello sbattitore elettrico.
Al centro della farina mettete il lievito, il sale, l’uovo leggermente sbattuto, il burro sciolto e il latte.
Lavorate l’impasto fino a renderlo omogeneo e liscio.
Sistematelo in una ciotola leggermente infarinata, coprite e lasciatelo lievitare in un luogo tiepido. Deve raddoppiare il suo volume.
Nel frattempo tagliate il formaggio a dadini, il prosciutto e il salame, tenendoli separati.
Terminata la prima lievitazione, lavorate di nuovo l’impasto.
Preparate una teglia foderata con carta da forno.
Accendete il forno a 200°.
Dividete la pasta in tre parti uguali.
Col mattarello stendete ogni pezzo d’impasto in un rettangolo. Tutti e tre i rettangoli devono avere la stessa lunghezza e larghezza.
Farcite un rettangolo con il formaggio, un altro con il prosciutto e l’ultimo con il salame.
Chiudete bene la pasta e arrotolata fino ad ottenere un cilindro.
Unite i tre cilindri all’estremità e intrecciateli tra di loro come si fa per la treccia.
Ponete la treccia sulla teglia rivestita di carta forno e unite le due estremità fino a formare una ciambella. A questo punto inserite sulla superficie della treccia 4 / 6 uova crude dopo averle lavate e asciugate. Le uova cuoceranno in forno insieme alla treccia.
Lasciate lievitare ancora per circa 30 minuti.
Spennellate la treccia con il tuorlo sbattuto. Spolverizzate la superficie con gli aghi di rosmarino tritati finemente. Se non avete il rosmarino, potete anche ometterlo.
Infornate nel terzo inferiore del forno già caldo a 200° e lasciate cuocere per 35/40 minuti.
Sfornate, lasciate raffreddare e servite la vostra treccia accompagnata dalle uova che sono diventate sode e da un buon bicchiere di vino bianco.