Papa Francesco e le donne, forza d'amore per il mondo

«Le prime testimoni della Risurrezione sono le donne. E questo è bello. E questo è un po’ la missione delle donne». È il 3 aprile del 2013 quando Papa Francesco, tre settimane dopo la sua elezione alla Cattedra di Pietro, pronuncia queste parole nella seconda udienza generale del suo Pontificato. Ben presto i fedeli si abitueranno ai pronunciamenti del nuovo Pontefice, spesso a braccio, in favore delle donne, del loro ruolo nella Chiesa e nella società.

D’altro canto, Jorge Mario Bergoglio richiama, in molte occasioni, le figure femminili che più hanno inciso sul suo cammino di fede, come fa da subito con la nonna Rosa o, ultimamente, ricordando una giovane novizia delle Piccole Suore dell’Assunzione che lo tenne in braccio appena nato. Un Magistero, quello di Francesco sul genio femminile, ricco di gesti oltre che di parole: dalla Lavanda dei piedi estesa, per la prima volta, anche a delle donne alle visite nelle carceri femminili. Dall’istituzione di una Commissione sul diaconato femminile al sempre crescente numero di donne nominate in ruoli importanti in Vaticano, ancora alla scelta di una donna, la teologa Anne-Marie Pellettier, come autrice delle meditazioni per la Via Crucis.

La Chiesa è madre: approfondire la teologia della donna
Va subito sottolineato che la riflessione di Papa Francesco sulla donna muove da uno sguardo teologico. Lo si capisce bene quando, il 28 luglio del 2013, rispondendo ai giornalisti sul volo papale di ritorno dalla Gmg di Rio de Janeiro afferma che «una Chiesa senza le donne è come il Collegio Apostolico senza Maria». Francesco sottolinea che «la Chiesa è femminile, è sposa, è madre». Un’affermazione che è ancora più significativa rileggendola 4 anni dopo, alla luce della decisione di iscrivere nel Calendario liturgico la memoria della «Beata Vergine Maria Madre della Chiesa». In più occasioni, il Papa lamenta che nella Chiesa non si è fatta ancora «una profonda teologia della donna». Lo fa in particolare il 12 ottobre 2013 quando – ricevendo i membri del Pontificio Consiglio per i Laici, nel 25.mo della Mulieris Dignitatem di San Giovanni Paolo II – afferma che, nella Chiesa, «è importante chiedersi quale presenza ha la donna». A me, soggiunge, «piace anche pensare che la Chiesa non è il Chiesa, è la Chiesa. La Chiesa è donna, è madre» e bisogna «approfondire su questo».

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8 Marzo 2019 | 12:34
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