Padre Hamel, consegnato in Vaticano il dossier per la beatificazione

Venuto da Rouen a Roma, passando per Assisi, l’arcivescovo Dominique Lebrun ha consegnato oggi alla Congregazione vaticana delle Cause dei Santi la voluminosa inchiesta diocesana per la beatificazione di padre Jacques Hamel. Si tratta del sacerdote 86enne sgozzato da due jihadisti, Adel Kermiche e Abdel Malik Petitjean, nell’estate del 2016 mentre celebrava la messa a Saint-Etienne-du-Rouvray. Una tragedia che aveva sconvolto l’opinione pubblica, ma che aveva reso presto l’anziano sacerdote un simbolo universale di martirio celebrato in Francia e in tutto il mondo.

Papa Francesco volle offrire per lui una messa di suffragio nella Casa Santa Marta nel settembre dello stesso anno, concelebrata con monsignor Lebrun alla presenza dei parenti del parroco venuti dalla Normandia. In quell’occasione Bergoglio, ricordando questo «uomo buono, mite» assassinato «come se fosse un criminale», annunciò la decisione di proclamarlo al più presto beato, derogando alla prassi di attendere cinque anni dalla morte per aprire una causa di beatificazione e canonizzazione. Perché, disse il Papa, «è un martire! E i martiri sono beati».

La diocesi di Rouen si era subito mobilitata per avviare il processo di canonizzazione di padre Hamel che, con una celerità inusuale, è stata aperta appena un anno dopo l’assassinio, il 13 aprile 2017. Sessantanove i testimoni coinvolti nel processo ascoltati nelle audizioni degli ultimi due mesi. Sono parenti, altri sacerdoti e parrocchiani, inclusi i testimoni di quell’orrore di due anni fa: una coppia di ottantenni e tre suore di età superiore ai 70 anni. «Pensiamo di chiudere la fase diocesana della Causa già nel prossimo inverno e portarla per aprile 2019 a Roma», annunciava monsignor Lebrun in una intervista con Vatican Insider.

E così è stato. Tutto il materiale raccolto – circa 11mila pagine – viene da oggi custodito nella Congregazione guidata dal cardinale Angelo Becciu per essere esaminato dalle commissioni di medici e teologi. A consegnarlo è stato il vescovo partito da Rouen domenica scorsa insieme ad una quarantina di giovani. Prima di arrivare a Roma, il gruppo si è recato in pellegrinaggio ad Assisi, per ricordare San Francesco.

Oggi ha salutato il Papa al termine dell’udienza generale del mercoledì in piazza San Pietro. Già ad aprile di un anno fa, il presule si era recato in Vaticano con un gruppo di altri ragazzi della diocesi, ed aveva incontrato Bergoglio. «Insieme (al Papa, ndr) abbiamo ricordato padre Jacques», ci raccontava Lebrun in quell’occasione. «Sulla causa il Santo Padre mi ha detto: dovete sbrigarvi!».

(Vatican Insider)

10 Aprile 2019 | 17:30
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