Il Sinodo
Chiesa

P. Costa: il Sinodo non è un evento ma un processo partecipativo

Il 6 ottobre il Papa incontrerà in Aula Paolo VI, insieme a tutti i Padri sinodali, i giovani che hanno già partecipato alle riunioni pre-sinodali. Li ascolterà e accoglierà le loro proposte per poterne usufruire nel Documento finale del Sinodo che si svolgerà in Vaticano. A guidare i lavori dell’assise dal 3 al 28 ottobre sarà la Costituzione apostolica pubblicata ieri, i cui punti salienti vengono spiegati, ai microfoni di Radio Vaticana Italia, dal padre Giacomo Costa S.I., uno dei due Segretari Speciali del Sinodo.

R. – E’ una novità di questa Costituzione, far vedere che il Sinodo non è un evento che prevede l’occupazione di uno spazio a Roma per un mese, ma è un processo che nasce da un ascolto della Chiesa, del popolo di Dio, da una fiducia riposta nella capacità di leggere le situazioni. Come già è stato sperimentato un po’ nei Sinodi sulla famiglia, e ancora di più nel Sinodo dei giovani, si precisa che è un processo, un cammino che non coinvolge soltanto alcuni ma mette in movimento tutta la Chiesa. Quindi anche altre parole-chiavi del magistero di Francesco, come la sinodalità e il discernimento, sono vissute in maniera effettiva. L’ascolto di che cosa ci chiede il Signore in questo momento, in questa situazione, è più possibile con questa struttura di Sinodo perché, appunto, ci si lascia interrogare, colpire da quello che stiamo vivendo, si va in profondità, si capisce più profondamente, si comprende in che direzione il Signore ci sta chiamando, oggi, come Chiesa.
Il Sinodo
20 Settembre 2018 | 17:10
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