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Alcune donne consacrate dell'Ordo Virginum della Svizzera, con mons. Lazzeri a Lugano.
Chiesa

Ordo Virginum: una vocazione per le donne di questo tempo

Nel mondo sono presenti oltre 5000 appartenenti all’Ordo Virginum, una particolare vocazione femminile che ha origini antichissime ed è stata recuperata dopo il Concilio. Nei primi tre secoli numerosissime furono le vergini consacrate che per restare fedeli al Signore subirono il martirio. Tra queste Agata di Catania, Lucia di Siracusa, Agnese e Cecilia di Roma, Tecla di Iconio, Apollonia di Alessandria, Restituta di Cartagine, Justa e Rufina di Siviglia. In seguito e fino ad oggi, la memoria delle vergini martiri è rimasta come vivo richiamo al dono totale di sé che la consacrazione verginale esige. Della vocazione alla verginità consacrata per donne che scelgono di vivere nel mondo,dunque che non vanno in convento e non sono tenute a portare un particolare abito religioso ma vivono nella quotidianità della vita, facendo un lavoro, mantenendosi autonomamente e vivendo la consacrazione nella loro Diocesi e in parrocchia, si è risentito parlare dopo il 1970. In quell’anno infatti venne  promulgato con un decreto il nuovo l’Ordo Consecrationis Virginum,  il nuovo Rito della Consacrazione delle vergini. Come accadeva nelle comunità apostoliche e in epoca patristica, dopo secoli era concessa la possibilità di ricevere questa consacrazione anche alle donne che restano nel proprio ordinario contesto di vita, e non più riservata alle monache. Ieri, un’altra tappa significativa si è aggiunta per questa forma di vita risorta con entusiasmo e tante vocazioni dopo il Concilio: per la prima volta  nella storia la Santa Sede ha pubblicato una Istruzione dedicata a questa vocazione dal titolo Ecclesiae Sponsae Imago, approvata da Francesco lo scorso 8 giugno 2018 ricorda già con il titolo che le vergini consacrate sono immagine della Chiesa sposa di Cristo. Il documento scritto in forma sinodale, approfondisce la fisionomia e la disciplina di questa forma di vita.

Il documento vaticano frutto di un lavoro sinodale: vescovi, consacrate dell’Ordo ed esperti di tutto il mondo

Nella Chiesa di papa Francesco uno dei temi forti è il ricupero della categoria auspicata dal Concilio della sinodalità. L’Istruzione «Ecclesiae Sponsae Imago» sull’Ordo virginum è frutto di «una grande consultazione, un lavoro sinodale che ha visto la partecipazione di vescovi, vergini consacrate ed esperti di ogni parte del mondo, che hanno offerto il proprio contributo per mettere in luce le specificità e le ricchezze di questa forma di vita consacrata». Lo ha spiegato mons. José Rodríguez Carballo, segretario della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, presentando l’Istruzione sull’Ordo virginum.

Dal 1970 ad oggi nel mondo 

Oggi le donne che scelgono questa forma di vita nel mondo, secondo statistiche ancora approssimative per difetto, arrivano a circa 5000. Una crescita molto forte per questa realtà di vita consacrata. I dati raccolti sono frutto di un’indagine realizzata tramite dei questionati inviati nel settembre del 2015 dalla Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e di vita religiosa alle 114 conferenze episcopali nel mondo in vista del chiusura dell’Anno della vita consacrata che è stata celebrata ad inizio febbraio 2016. Dall’indagine risulta che le vergini consacrate, radicate nella Chiesa particolare, sono presenti oggi in 78 Nazioni distribuite nei cinque continenti: Europa: 67 %, America: 27%, Africa: 4 %, Asia: 1% e Oceania: poco meno dell’1 %. La crescita dell’Ordo Virginum è stata costante dal 1970 ad oggi.

Le vergini consacrate in Svizzera

Sono  65 le consacrate dell’Ordo Virginum, mentre altre sono in formazione. Sempre in Svizzera esistono delle linee direttive  redatte dalla Conferenza dei vescovi svizzeri nel 2006 che offrono ai vescovi degli spunti e delle indicazioni per il discernimento della vocazione, la consacrazione e la formazione di queste donne.

L’attualità di questa forma di vita consacrata
Questa forma di vita consacrata si presenta con alcune note caratteristiche che ne sottolineano l’attualità e che sono state ricordate al convegno del 2016 a Roma: la vocazione ha un forte legame con la Chiesa locale, quindi la donna consacrata si riferisce al vescovo diocesano che discerne la vocazione; è una vocazione che risponde alle esigenze dell’evangelizzazione nei Paesi di missione e di nuova evangelizzazione nei Paesi di lunga tradizione cristiana, toccati dalla secolarizzazione; risponde alle sfide attuali della Chiesa in dialogo con il mondo; e, infine, ha la capacità di radicarsi in tutte le culture del mondo, come per altro viene evidenziato dalla diffusione continua dell’Ordo Virginum a tutte le latitudini. La vocazione delle Vergini Consacrate può essere anche una risposta a livello pastorale: nei Paesi di lunga tradizione cristiana, la  vita e il lavoro di queste donne, dunque la loro testimonianza, sono una risposta alla secolarizzazione, all’esigenza della Chiesa di essere vicina, di farsi prossima ai non credenti, laddove la vita quotidiana della maggior parte delle persone si svolge; nei Paesi dove la Chiesa soffre, la presenza dell’Ordine delle vergini consacrate è possibile poichè la flessibilità della sua struttura permette un’attività pastorale, discreta, ma non meno efficace; nei paesi di missione, le vergini consacrate possono evangelizzare anche nelle strutture della società civile, non solo in quelle religiose.

Nel 2020 un grande convegno mondiale a Roma col Papa

È previsto che a Roma le vergini consacrate di tutto il mondo si incontreranno per un nuovo incontro internazionale nel 2020, per celebrare con il Successore di Pietro il 50° anniversario del Rito.

(red)

Alcune donne consacrate dell'Ordo Virginum della Svizzera, con mons. Lazzeri a Lugano.
5 Luglio 2018 | 12:19
Tempo di lettura: ca. 3 min.
svizzera (539), vaticano (240)
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