Messa del Papa a Tallinn: i fedeli in Estonia siano un «popolo in uscita»

Essere il popolo eletto non significa essere «esclusivi, né settari», così come la forza di un popolo non si misura con l’imposizione ma con l’»ascoltare» e il «cercare». Papa Francesco nell’omelia della Santa Messa celebrata in piazza della libertà a Tallinn che conclude il viaggio nei Paesi Baltici, paragona gli Ebrei fuggiti dall’Egitto che raggiungono il monte Sinai «all’intera nazione dell’Estonia e a tutti i Paesi Baltici». «Voi conoscete le lotte per la libertà», spiega il Papa, «potete identificarvi con quel popolo».

Il Papa e la carità in Estonia: create legami, dite a tutti «sei di famiglia»

Nella cattedrale di Tallinn, Papa Francesco incontra cento assistiti dalle opere di carità della Chiesa, le Missionarie della carità e il personale della Caritas locale. «La fede missionaria va per le strade – ricorda – perché la gioia più grande di Dio è vederci rinascere», donarci una nuova opportunità.

Per generare futuro servono appartenenza e integrazione

Ma ripercorriamo le tappe salienti di questa giornata. Il primo discorso della visita del Papa in Estonia è stato quello rivolto stamani davanti alla presidente della Repubblica Estone, Kersti Kaljulaid, alle Autorità, al Corpo diplomatico e alla società civile nel Giardino delle Rose del Palazzo presidenziale di Tallinn. L’Estonia, paese soggiogato per anni dal dominio sovietico, è a maggioranza non – religioso o non credente con un 54,14% di persone che si dichiara appartenente ad alcuna religione. I luterani sono attorno al 10% mentre gli ortodossi rappresentano il 16% della popolazione. Gli altri gruppi cristiani sono il 2% della popolazione, circa 4500 di loro sono cattolici. Un popolo sarà in grado di generare futuro solo nella misura in cui dà vita a «relazioni di appartenenza» tra i suoi membri. In questo sforzo il Papa assicura l’aiuto della Chiesa cattolica, «una piccola comunità» che rappresenta lo 0,5 per cento, ma con «tanta voglia di contribuire alla fecondità di questa terra».

 

Incontro ecumenico, Papa Francesco ai giovani: dove c’è Gesù, c’è sapore di Spirito Santo

Papa Francesco ricorda che il centro propulsore è Cristo: «dove c’è Gesù c’è sempre rinnovamento, c’è sempre l’opportunità della conversione, di lasciarsi alle spalle tutto ciò che ci separa da Lui e dai nostri fratelli».

Nel discorso di Papa Francesco nella cattedrale luterana a Tallinn, si intrecciano sfide che interpellano l’ecumenismo e le nuove generazioni. Dopo aver ascoltato i rappresentanti delle diverse confessioni cristiane presenti in Estonia e le testimonianze di alcuni giovani, il Papa sottolinea che «è molto bello stare insieme»: Se ci sforziamo di vederci come pellegrini che fanno il cammino insieme, impareremo ad aprire il cuore con fiducia al compagno di strada senza sospetti, senza diffidenze, guardando solo a ciò che realmente cerchiamo: la pace davanti al volto dell’unico Dio.

P. Antonio Spadaro su tweeter: «Incontro ecumenico di grande forza. Testimonianze e discorsi da meditare con calma».

(agenzie/red)

25 Settembre 2018 | 18:00
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Ecumenismo (173), Francesco (78), Papa (1254), PapaFrancesco (1457)
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