Il gruppo di AllforAllTicino alla Stralugano
Commento

«Non perdere neanche un respiro di questa vita»

Non so a voi ma a me capita di pensare che «aver la possibilità» sia un concetto davvero prezioso. Non è così ovvio rendersi conto di poter costruire qualcosa, sapere che é possibile prendersi il rischio di sognare, di provare tenerezza, di sentirsi insieme nel dolore e mai soli nell’amore. Capire che il concetto del «è possibile farlo» apre lo spirito all’ascolto del mondo, ed ascoltare é bello e giusto, e dà ad ogni cosa il giusto posto. Perché solo aprendoci agli altri, guardando oltre il nostro cielo, capiremo la meraviglia di essere minuscoli di fronte a qualcosa che ci sorprende, a non sentire le folate di vento come fossero nemiche, ma come portatrici di buone notizie, a prendere per mano,ad aprire le braccia e donare, a metterci sempre il cuore. Quel cuore che non raramente magari ci pentiamo di aver «messo troppo» in questa vita così strana, quel cuore che ha memoria di ciò che ci fa cadere, ma che si rigenera incurante delle volte in cui viene preso a calci o non capito, perché il cuore, batte forte, corre e se ne frega. Perché il cuore ci crede, che si sia capaci di correre per raggiungere il meglio e fare le cose belle a modo nostro, e lo fa perché è parte di noi.

Ma a volte lo perdiamo e per ritrovarlo, dovremmo ritornar bambini, come quando ascoltando la favola di pollicino, ci chiedevamo come fosse possibile che lui ritrovasse la strada di casa, solo attraverso i pezzettini di pane che seminava lungo il percorso, senza aver mai paura che il lupo affamato, gli facesse perdere la via, Non è facile ridiventare piccoli, avere uno sguardo differente sulla vita, riducendo tutte le situazioni ai minimi termini, per andare all’essenza profonda, andare oltre l’apparenza, per concentrarsi sull’appartenenza e la trasmiranza: la capacità di leggere le storie degli altri, e di dare attenzione e cura a chiunque incontriamo, come se noi fossimo una farmacia, in cui è possibile togliere le maschere e guarire, nel senso profondo del termine.

Ma a volte accade,che il nostro cuore lo ritroviamo nel sorriso di un altra persona, nella voglia di non dimenticare il bene, di essere gentile e di amare, a volte accade di trovare persone che lo fanno a prescindere, senza aspettarsi nulla in cambio: ti riannodano il filo dei sentimenti, ti fanno riscoprire il suono melodico di un passo,ti spingono sulla strada giusta.

Ed è quello che ho visto io alla Stralugano, lo scorso finesettimana, quando con la mia fuoriserie gialla e la mia «bisabilità» ho colorato con lucida follia e folklore tutto «made fragilità spavalda» il centro cittadino. E’ stato bello sentirmi parte di una famiglia allargata, perché abbiamo bisogno di legami a questo mondo: abbiamo bisogno di cose vere che non si perdano, di persone che guardano, obbiettive all’obbiettivo. Per la consapevolezza che il Bene è bellezza e che una ghirlanda di margherite di campo ha più forza della divisa di un soldato e che il sorriso di un bambino disarma più di un’invasione nemica. Perché caspiterina è stato bello vedere che, anche da ferma, potevo dare forza a chi, era davvero stanco, é stato bello correre con i miei amici, é stato bello conoscerne di nuovi. All4all Ticino è per me la parte di un cerchio il cui punto centrale non è l’inclusione, ma la purezza che vedo nel trattenere il bello delle persone.

Così questo mio scritto non vuole essere autocelebrativo verso qualcuno, ma rappresenta un ringraziamento verso tutti: verso chi combatte con coraggio la propria battaglia, qualsiasi essa sia, e salva ciò che è vero, e si prefigge un traguardo, in quella corsa verso il ritrovare parti di sè semplicemente dimenticate. E si alimenta di condivisione. Lo sport in questo aiuta, perché è qualcosa di sano, qualcosa che insegna disciplina, che incanala nel modo giusto la nostra forza emotiva: ci fa dire che non è mai finita, e questo è davvero tanto. Nutre il tuo cuore, sveglia i sensi e insegna all’anima ad apprezzare il gusto della pace, ci aiuta ad allenarci nel non giudicare mai, nel praticare una ribellione sana, quando la fatica non é lontana, «perde chi molla», è un concetto che funziona.

Tutto ciò che ci è indispensabile per vivere è un dono gratuito, per cui abbiamo tutti lo stesso valore e gli stessi bisogni: ritrovarci ed essere cercati. Sentire la fatica ed essere ricompensati con la soddisfazione per il nostro lavoro. Piantare per raccogliere. Aprire le braccia, per sentire qualcuno che si affida a noi e contargli i battiti del cuore. Non ci sono garanzie: questa vita non ne dà.

Ma bisognerebbe  esser padrone del proprio essere e lasciare che assorba il bello di questo nostro mondo,  anche se non si sa bene perché si cammina come se la vita fosse arte: un cuore capace di emozionarsi di fronte a un quadro anche storto, è raro come un diamante e vale davvero. Non perdere neanche un respiro, non sciupare neanche un momento, non regalare alla futilità neppure una lacrima.

Vivi per vivere.

Vivi per raggiungere la meritata felicità.

Vivi, fino in fondo.

Quindi grazie corsa, grazie amici dagli occhi buoni, perché mi avete fatto capire, in terra Luganese, in due giorni normali, quanto avere una mente aperta, e accogliere la differenza come un dono, e un opportunità di non categorizzare il mondo, sia semplicemente la strada. Vedere la divergenza come una possibilità di andare oltre la sicurezza, la certezza, buttandosi nell’ignoto senza paura. Io ho fatto questa scelta, ed é La mia, sarà la vostra? forse.

In ogni caso che il cammino sia divertente sempre e sempre ci riporti a ciò che per noi è «casa».

Denise Carniel, Bellinzona

 

Il gruppo di AllforAllTicino alla Stralugano
30 Maggio 2018 | 11:05
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