«Nizza, crimine abominevole: chi lo compie è fuori dall'Islam»

«Un abominevole attacco terroristico». Mohamed Abdesalam Abdellatif, segretario generale del Comitato superiore della Fraternità umana e stretto collaboratore del Grande imam di al-Azhar, Ahmed al-Tayeb, prende la parola all’indomani dell’attentato di Nizza in cui tre persone sono state uccise da un giovane tunisino. La sua è una voce importante: il Grande imam di al-Azhar è una delle figure più importanti nel mondo musulmano, colui che in rappresentanza di tanti fedeli ha firmato con Papa Francesco il Documento sulla Fratellanza Umana.

In un’intervista ad Avvenire, Abdellatif mette in chiaro che chi commette un omicidio in nome dell’Islam, in realtà è fuori dai precetti della stessa religione musulmana. «Mi associo alle parole del Grande imam nell’affermare che niente giustifica questi odiosi atti – sottolinea Abdellatif –, in contrasto con gli insegnamenti dell’Islam»

Le vignette satiriche di Charlie Hebdo contro Maometto, causa scatenante delle violenze, non sono in alcun modo un pretesto giustificabile. Abdellatif invita i musulmani a trovare «vie pacifiche e legittime per esprimere il proprio malcontento di fronte ad insulti come quelli di Charlie Hebdo verso l’islam e il Profeta».

Il dialogo tra le religioni, conclude Abdellatif, proseguirà nonostante gli attacchi: le massime autorità religiose, sottolinea, hanno affermato con chiarezza che «non sono le religioni a causare la violenza ma la loro manipolazione».

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30 Ottobre 2020 | 12:10
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