Internazionale

Nasce ORFECT, un network europeo sulla libertà religiosa

Sarà presentato ufficialmente venerdì 26 novembre presso l’Università degli studi di Trieste, alle ore 9, in apertura del convegno «Religious freedom before, during and after Covid-19 between Europe and the Member States»,  l’Osservatorio sulla libertà religiosa nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (ORFECT www.orfect.net). L’ORFECT nasce come un network di studiosi europei in materie giuridiche con lo scopo di analizzare i casi relativi alla libertà religiosa presentati di fronte alla Corte di Strasburgo.  L’Osservatorio intende promuovere una cultura del rispetto della libertà religiosa, della non discriminazione e delle pari opportunità attraverso campagne di sensibilizzazione e comunicazione; organizzerà e gestirà convegni e seminari, studi, ricerche e attività di formazione in materia di libertà di pensiero, coscienza e religione, nonché sul divieto di discriminazione fondata sulla religione. Ne parliamo con il professor Andrea Stabellini della Facoltà di teologia di Lugano (FTL), accademico coinvolto per la facoltà luganese nel progetto«Come ogni manifestazione umana di impatto comunitario, – spiega a catt.ch il prof. Andrea Stabellini – il diritto è un fenomeno da monitorare, soprattutto quando esso si relaziona con la dimensione religiosa o coi riflessi della coscienza: luoghi che denudano, forse più di altri, la maturità dei nostri sistemi nel tutelare le espressioni più intime della persona, ripercosse in dinamiche sociali non di rado vulnerabili, quando subiscono l’intolleranza dell’esclusione; ed anche vulneranti, quando cedono, esse stesse, al dogmatismo d’una assolutezza». Stabellini ci introduce anche alla visione di fondo di questo network. «ORFECT – sottolinea il professore della FTL – è una prospettiva di sguardo, critico e progettuale, sulle pratiche sociali riverberate dalle appartenenze religiose e dall’adesione alla coscienza che le persone, come individui e come comunità, esprimono nel vivere in societate: tessuti relazionali in cerca d’un equilibrio condiviso, nel quale la voce dei singoli è responsabilizzata ad abbandonare l’assolo, per creare sinfonia». Per questo è interessante il contributo della Facoltà di teologia di Lugano al progetto. «In questo orizzonte, – prosegue Stabellini – con il timbro d’una teologia scientificamente narrata nell’offerta dei suoi percorsi accademici, la voce della Facoltà di teologia di Lugano può contribuire, con altre, all’individuazione di percorsi sui quali convergere; o, quantomeno, a tracciare una mappa per orientarsi nell’architettura della casa comune che, insieme, abitiamo: la cura della quale è, per ciascuno, un dovere».

Libertà religiosa «cenerentola in Europa?»

«ORFECT di fatto non è un’iniziativa isolata nel panorama europeo ma viene a aggiungersi, con un seletto gruppo di accademici e caratteristiche distintive, a altre iniziative esistenti che cercano de promuovere in Europa una garanzia effettiva della libertà religiosa, che a volte è trattata come la «Cenerentola dei diritti fondamentali»» sottolinea un altro esperto internazionale coinvolto nel progetto, Javier Martinez Torron, cattedratico all’Università Complutense di Madrid. «Ogni sforzo è poco per ricordare alle istituzioni europee che è importantissimo prendere sul serio la libertà religiosa, perché religione e coscienza sono per molte persone un aspetto essenziale della loro identità», conclude Torron.

Trenta ricercatori incardinati in oltre 20 università europee aderiscono al progetto: il link per seguire la presentazione il 26 novembre alle 9

Attualmente fanno parte di ORFECT oltre trenta docenti e ricercatori, incardinati in oltre 20 università europee.  La presentazione ufficiale dell’Osservatorio e affidata al Prof. Vincenzo Pacillo dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e potrà essere seguita anche in collegamento da remoto (Microsoft Teams): https://bit.ly/3DowvPC  

C.V.

24 Novembre 2021 | 12:19
Tempo di lettura: ca. 2 min.
Condividere questo articolo!