Massacro in Centrafrica, tra le vittime anche due sacerdoti
Schierati in massa sul sito di sfollati accampati davanti al Vescovado della Chiesa cattolica di Alindao, Centrafrica, decine di ribelli dell’Upc di Ali Daras, giovedì hanno sferrato un sanguinoso attacco armato. Si parla di 42 morti ma il bilancio sembrerebbe di gran lunga peggiore. Stando a due agenzie locali, l’attacco è stato la risposta dei ribelli dell’Unité pour la Paix en Centrafrique (Upc) all’assassinio di un musulmano per mano degli anti-balaka.
La notizia, però, si è diffusa tramite Facebook e via WhatsApp come testimonia don Marcellin Kpeou che ieri, appena ricevuto il messaggio «pregate per noi», ha contattato il mittente. A rispondere, l’economa del Vescovado di Alinado che ha informato il sacerdote di quanto stava accadendo. «Si sentivano gli spari – racconta don Marcellin – mi hanno detto che erano circondati. Ho parlato anche con i due diaconi e il vicario generale della Diocesi di Alindao».
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