Una foto d'archivio degli scorsi anni: ticinesi a Lourdes
Commento

Lourdes: «spezzare il pane» con i malati

Lourdes è un’esperienza di condivisione, soprattutto per coloro che l’affrontano in un pellegrinaggio diocesano come quello della Diocesi di Lugano, capace di riunire pellegrini, malati, volontari, sacerdoti, vescovo, adulti e giovani, anziani e bambini insieme. Ma sono loro, i malati, i «protagonisti» principali di questo popolo in cammino. Protagonisti non passivi, ma estremamente attivi, catalizzatori del servizio, dei sorrisi, delle attenzioni, delle preghiere e dell’amicizia di tutti gli altri «viaggiatori». Lourdes è appunto un’esperienza di condivisione, di comunione fraterna, è l’occasione che viene data ad ogni partecipante di «spezzare il pane quotidiano» con gli ammalati. Non è scontato oggi, con i ritmi che si hanno e la fretta sociale che non è certo amica di chi è costretto ad altri tempi di cammino e presenza nella vita ma non va neppure d’accordo con le persone attive nel mondo del lavoro o degli studi chiamate a rispettare e giocare con i ritmi dell’odierna competitività economica. Lourdes mette un freno -almeno per una settimana- a questa roulette inarrestabile a piani diversi, con una pallina che sembra incapace di incontro. A Lourdes si spezza il pane quotidiano alla saggezza dei malati, al loro esercizio quotidiano di pazienza, ma anche di sete di significato, alla loro fede che ci purifica perché è essenziale, non ha fronzoli, è lì «in mostra» insieme alle sedie a rotelle o alle stampelle che li accompagnano. Ma anche per i malati Lourdes è una grazia: quella di vivere un tempo in cui sentirsi amati, avvertire attorno a loro quella fondamentale dimensione di comunione, di «pane quotidiano spezzato» che ci fa essere tutti, di più, uomini e donne rispetto alla frenesia quasi bellica, ma ormai inevitabile in cui siamo ordinariamente immersi. Sostiamo allora a Lourdes, davanti alla Grotta come davanti al malato in preghiera, spezziamo il pane del servizio di volontari, scout e ospitalieri, senza gloria e onore terreno da cercare, senza volerci mettere in mostra ma mettendo in mostra Cristo che chiama, conduce, guida, e si dona, appunto, nel pane quotidiano spezzato e condiviso da fratelli e sorelle, sani e malati, presunti forti e presunti deboli. Buon cammino a chi parte!

Una foto d'archivio degli scorsi anni: ticinesi a Lourdes
19 Agosto 2018 | 11:30
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