Una delle scorse edizioni del Meeting di Rimini.
Internazionale

L'opera di Paul Claudel al #Meeting di Rimini 2018

«Se tu sapessi con quanto amore seguo i tuoi passi. Se tu sapessi con quanto amore asciugo le tue lacrime.  Se tu sapessi con quanto amore ti prendo per mano affinché tu non cada. Se tu sapessi con quanto amore ti guardo mentre annaspi nel caos della vita e ogni istante, minuto, ora della giornata ti sono accanto… Gioisci perché attraverso le tue mani io regalo l’amore a chi ha la fortuna di incontrarti. Tu non lo sai forse ma io sono il tuo angelo… quello che mai ti abbandonerà e che è qui solo per te e grazie a te può amare il mondo».

Una storia d’amore travagliata, il destino del mondo tra guerre, conquiste e il desiderio di una difficile pace tra i popoli: è questo ›Attraverso il mare del desiderio’, lo spettacolo inaugurale della XXXIX edizione del Meeting dell’amicizia tra i popoli a Rimini, liberamente tratto dall’opera ›La scarpina di raso’ di Paul Claudel, proposto in collaborazione con la Sagra Musicale Malatestiana, la Regione Emilia-Romagna e la Regione Puglia, patrocinato dalla ›Société Paul Claudel’, in programma questa sera alle ore 21.45 alla Piazzetta sull’acqua del Ponte di Tiberio, per la regia di Otello Cenci, e la drammaturgia di Gian Piero Pizzol, Otello Cenci e Agnese Bezzera.

Il filo che lega i due protagonisti, Donna Prodezza e Don Rodrigo, è anche la trama che trascina gli eventi della storia: la conquista delle Americhe, la guerra contro l’impero Ottomano, lo sviluppo dell’Estremo Oriente, i conflitti fra le nazioni e il desiderio di una difficile pace tra i popoli. Si tratta di una grande epopea (difficilmente rappresentata) nella quale il poeta si interroga sul legame tra la felicità del singolo e quella della terra intera, ma anche sul valore della bellezza, sul dialogo tra le culture, sul desiderio che è la forza che muove il cuore dell’uomo anche quando esso tende verso il male.

Il teologo e amico del poeta, Hans Urs Von Balthasar, ha considerato l’opera uno dei più grandi monumenti della cultura occidentale: «L’umanità si riferisce a se stessa non solo dal punto di vista geografico e astronomico, il suo desiderio stesso che puntava verso l’alto, verso gli angeli, si piega e torna su di sé. Se c’è un paradiso, allora è qui, sulla terra che deve trovarsi, su questa terra che forse sarà divorata dal fuoco del suo stesso desiderio e della sua colpa. Dal fuoco dell’amore e dell’ira di Dio, ma sarà una terra comunque rinata e trasfigurata!»

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Una delle scorse edizioni del Meeting di Rimini.
19 Agosto 2018 | 15:11
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