L'ente umanitario delle Chiese evangeliche in Svizzera (HEKS): «Servono più risorse per la cooperazione allo sviluppo»«

L’ente umanitario delle Chiese evangeliche in Svizzera HEKS denuncia: non può esserci sviluppo durevole senza una società civile forte. Prendendo posizione sugli obiettivi che la Confederazione elevetica si è posta di recente nel campo della cooperazione internazionale e l’aiuto allo sviluppo, l’HEKS stima che il ruolo della società civile nei Paesi che si vogliono aiutare non è preso abbastanza in considerazione. In questo modo gli obiettivi per uno sviluppo durevole fissati dall’Agenda 2030 rischiano di non essere attuati.

La Confederazione svizzera ha infatti fissato quattro obiettivi sui quali la cooperazione internazionale dovrà concentrarsi nei prossimi anni: incoraggiamento di una crescita economica durevole, lotta contro il cambiamento climatico, riduzione della migrazione irregolare e promozione della pace, dello stato di diritto e dell’uguaglianza tra i sessi.

Pur sostenendo questi punti, l’HEKS dichiara che è importante mettere l’accento anche sulla protezione della società civile, minacciata in diversi Paesi: infatti, solo il 4% della popolazione mondiale vive in un Paese in cui si può esprimere liberamente e avere accesso a una stampa indipendente. I progressi registrati nella lotta contro la povertà, la fame e le ingiustizie, rischiano di essere compromessi se prima non si tutelano i diritti della società civile.

Come proposta concreta, l’HEKS chiede alla Confederazione elvetica un maggiore sforzo economico per questo obiettivo, ovvero di passare dall’investimento attuale (0,45% del prodotto interno lordo devoluto alla cooperazione internazionale) allo 0,7% entro il 2024. L’obiettivo ideale sarebbe devolvere per questo scopo almeno l’1% del PIL, così da essere al pari di Svezia, Norvegia, Danimarca, Lussemurbo e Regno Unito. 

La proposta rispecchia quella avanzata poco tempo fa, in una presa di posizione, anche da Caritas Svizzera.

La nascita dell’HEKS

Fondata nel 1946, l’HEKS (in francese EPER) combatte contro la fame, la povertà, l’ingiustizia in 32 Paesi situati su quattro continenti diversi. A livello internazionale, porta aiuto d’urgenza alle vittime di catastrofi e conflitti armati e sostiene le Chiese riformate dell’Europa dell’Est e del Vicino Oriente nel loro impegno sociale. In Svizzera, essa difende in particolar modo i diritti dei rifugiati e dei poveri, lottando per la loro integrazione. Ha una sede a Zurigo e cinque uffici regionali.

cath.ch/red

 

18 Luglio 2019 | 12:34
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