Leader musulmani ribadiscono l’adesione al Documento sulla Fratellanza

«Un punto di partenza» e «di non ritorno». Così, secondo quanto riportato da «La Croix», 22 leader e intellettuali musulmani sunniti, sciiti e sufi definiscono il Documento sulla Fratellanza Umana per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, nel corso della visita di Papa Francesco tenutasi dal 3 al 5 febbraio scorso. Un documento congiunto e sottoscritto insieme al Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb per ribadire insieme che la cultura del dialogo è la via per vivere in pace, conoscendosi reciprocamente.

La Fratellanza per la conoscenza e la cooperazione

E’ il titolo del testo di 15 pagine nato su iniziativa dell’Imam Yahya Pallavicini, presidente della Coreis italiana (Comunità religiosa islamica), insieme all’Istituto di Studi Islamici in Francia e ad un piccolo gruppo di altri leader musulmani che avevano già firmato la Lettera dei 138 intellettuali musulmani a Papa Benedetto XVI, nel 2007, o alla Dichiarazione di Marrakesh sulle minoranze religiose nel 2016. Nel testo si definisce il Documento sulla Fratellanza Umana come «un evento istituzionale senza precedenti nella storia delle relazioni tra cristiani e musulmani», il segno dell’apertura di una nuova fase orientata «verso il riconoscimento della legittimità e la provvidenziale diversità di rivelazioni, teologie, religioni, lingue e comunità religiose».

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18 Luglio 2019 | 11:26
al-Azhar (6), fratellanza (18), islam (69)
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