Le «10 Grandi Sorelle» del cibo migliorano le loro politiche e ora dalle parole ai fatti

Repubblica 2 aprile 2015

Scopri il Marchio è una iniziativa della campagna di Oxfam Italia – COLTIVA – il cibo, la vita, il pianeta, nata per dare vita ad mondo in cui ci sia abbastanza cibo per tutti, sempre. In questo momento, sulla terra, uno su 8 di noi soffre la fame – uno scandalo a cui, insieme, possiamo mettere fine. Il sistema alimentare mondiale è complesso e pieno  di sfaccettature: tuttavia, è certo che le grandi compagnie dell’alimentare hanno un’enorme influenza. Le loro politiche orientano il modo in cui il cibo viene prodotto, l’uso delle risorse e possono condizionare la vita dei milioni di persone alla base della loro filiera di produzione.

 

Il senso dell’iniziativa.

L’iniziativa Scopri il Marchio di Oxfam – parte della campagna COLTIVA – Il cibo, la vita, il pianeta – vuole informare i consumatori sul modo in cui le 10 Grandi Sorelle dell’alimentare producono quello che mangiamo ogni giorno. A partire da informazioni di dominio pubblico, Oxfam ha dato vita ad una pagella che risponde a questa domanda «Cosa fanno i big dell’alimentare per migliorare le loro filiere produttive»?

 

Le compagnie.

La pagella di Scopri il Marchio valuta le politiche agricole delle dieci maggiori aziende alimentari globali, concentrandosi esclusivamente su informazioni – accessibili pubblicamente – che si riferiscono al modo in cui queste compagnie gestiscono la loro filiera produttiva nei paesi in via di sviluppo. Sono state analizzate le compagnie con il maggiore fatturato complessivo a livello mondiale, secondo la classifica annuale di Forbes 2000 che misura le aziende sulla base del valore composto delle loro vendite, dei beni, dei profitti e del valore di mercato. Le Dieci Sorelle valutate nella pagella (in ordine di dimensioni della società) sono le seguenti:

1 – Nestlè

2 – Unilever

3 – Coca Cola

4 – Pepsico

5 – Mars

6 – Danone

7 – Mondelez International

8 – General Mills

9 – Kelloggs

10 – Associated British Foods

I temi valutati con la pagella.

  1. Trasparenza aziendale
  2. Trattamento delle Donne che lavorano nella filiera produttiva
  3. Diritti dei Braccianti agricoli nella filiera produttiva
  4. Trattamento economico e commerciale dei Piccoli produttori agricoli
  5. Terra, diritti d’accesso alla terra e uso sostenibile
  6. Acqua, diritti e accesso alle risorse idriche e uso sostenibile
  7. Cambiamento Climatico, sia in materia di riduzione delle emissioni di gas serra che di aiuto agli agricoltori ad adattarsi ai cambiamenti climatici

 

Dove vuole arrivare la campagna.

Scopri il Marchio non è una iniziativa di breve periodo. Sarà infatti necessario aggiornare la pagella regolarmente per migliorarla e rafforzarla. L’indice affronta alcune questioni all’avanguardia che richiedono un rigoroso dibattito e un dialogo tra aziende, società civile ed esperti del settore. Per questo motivo, Oxfam l?avora con una vasta gamma di parti interessate a migliorare la modalità di valutazione delle aziende, ponendo particolare attenzione ai nuovi approcci riguardanti la filiera di produzione agricola. Lungo tutto il corso dell’iniziativa Scopri il Marchio, Oxfam conduce un processo annuale di revisione e miglioramento degli indicatori che compongono la pagella e la aggiorna secondo i dati che verranno rilevati. Si stanno anche analizzando casi specifici in cui l’azione può fare una differenza immediata.

 

All’avvio del suo terzo anno di attività.

Scopri il Marchio rilancia la sfida alle grandi multinazionali del cibo ad agire concretamente per migliorare le proprie politiche, perché nessuna grande azienda è così grande da poter ignorare la voce dei  propri consumatori.  Lo stesso vale anche per i fornitori, i produttori agricoli e  i grandi distributori che stanno cominciando ad adeguarsi ai cambiamenti richiesti alle «10 Grandi Sorelle» ha concluso Barbieri.

Il sorpasso.

Unilever ha sorpassato Nestlé nella pagella di Scopri il Marchio, piazzandosi al primo posto con un punteggio finale del 71% contro il 69% di Nestlé. La pagella di Oxfam valuta le politiche e gli impegni delle dieci maggiori aziende alimentari globali su come migliorare la sicurezza alimentare e assicurare la sostenibilità sociale e ambientale delle loro filiere produttive. Le «10 Sorelle» valutate nella pagella sono: Associated British Foods (ABF), Coca-Cola, Danone, General Mills, Kellogg, Mars, Mondelez, Nestlé, PepsiCo e Unilever. La pagella si focalizza su sette temi particolarmente rilevanti per la vita delle persone che nel mondo vivono in condizioni di povertà: diritti dei lavoratori agricoli, sostegno ai piccoli produttori, trattamento delle donne, accesso e gestione di terra e acqua, contrasto al cambiamento climatico, trasparenza dei dati aziendali.

 

Emerge maggiore attenzione alle persone e all’ambiente.

Per l’anniversario del lancio di Scopri il Marchio, Oxfam ha pubblicato un aggiornamento della pagella  evidenziando come otto delle «10 Sorelle» del cibo hanno complessivamente migliorato il loro punteggio a partire da febbraio 2014, mentre Danone e Coca-Cola non hanno ottenuto alcun miglioramento. È evidente che le «10 Sorelle» stanno prestando maggiore attenzione alle questioni sociali e ambientali delle loro filiere di produzione, ma il livello di ambizione nel voler attuare concretamente i cambiamenti dichiarati varia significativamente tra le multinazionali all’interno della classifica. Negli ultimi due anni, le aziende hanno dichiarato pubblicamente di voler migliorare le proprie politiche in diverse aree tematiche oggetto della campagna, ma secondo il nuovo rapporto di Oxfam Fatti non parole tutte indistintamente dovranno compiere ancora tanti passi per mettere in pratica queste nuove politiche.»Dopo due anni di costante pressione da parte di centinaia di migliaia di persone cha hanno aderito alla campagna di Oxfam, le «10 Sorelle» del cibo stanno finalmente imboccando la strada giusta, ma la vera sfida è appena iniziata. Affinché vi sia un reale cambiamento nelle condizioni di vita di milioni di contadini e piccoli produttori, le aziende devono iniziare a mettere in pratica gli impegni politici assunti pubblicamente. E’ arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti» ha detto Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia.

Il fanalino di coda della britannica ABF. continua ad occupare l’ultimo posto della classifica con un punteggio finale del 30%, un risultato ben al di sotto della metà di quello raggiunto dalla capolista Unilever (71%); in fondo alla classifica si trovano poi Kellogg, Danone e General Mills. Il gigante dei latticini Danone, in un anno scende dal sesto all’ottavo posto a pari merito con General Mills, e ottiene anche il voto più basso della classifica in uno specifico tema: solo 1 punto su 10 nella promozione dei diritti della donne impiegate in attività agricole all’interno della propria filiera produttiva.

 

I peggiori risultati? Nel sostegno ai piccoli agricoltori.

Quello del sostegno ai piccoli produttori agricoli è il tema su cui le aziende hanno ottenuto i peggiori risultati; sei delle dieci multinazionali hanno ottenuto un punteggio bassissimo e in generale per la maggioranza si constata una scarsa attenzione alle condizioni di vita e lavoro dei produttori di piccola scala da cui acquistano le materie prime. Eventi meteorologici estremi e sempre più frequenti dovuti al cambiamento climatico hanno effetti devastanti sulla vita e la stabilità economica di milioni di piccoli agricoltori nel mondo e oggi più che mai le aziende più grandi e potenti devono assumersi la responsabilità di sostenere i contadini delle loro filiere produttive ad accrescere le loro capacità di adattamento ai cambiamenti climatici.

25 Aprile 2015 | 08:00
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