L'azione delle Chiese in Centroamerica davanti all'esodo di migranti

Oltre 4 mila migranti centroamericani sono arrivati – ed altri ne stanno arrivando – a Tijuana, alla frontiera con gli Stati Uniti, dopo una lunga camminata dai loro paesi d’origine. Sono il primo contingente delle tre carovane partite in ottobre dall’Honduras e da El Salvador, che contano complessivamente almeno 9 mila persone. Gli Stati Uniti, destino e sogno delle carovane migranti, non intendono fare entrare i marciatori senza visto. I migranti restano bloccati nelle aree di frontiera. Le Chiese – soprattutto quella cattolica, lavorano per il dialogo con le istituzioni e l’assistenza umanitaria. Nel messaggio al popolo di Dio, i Vescovi messicani segnalano tra l’altro: «Riconosciamo l’azione responsabile di alcune autorità statali e municipali che hanno risposto efficacemente a questa emergenza, ma constatiamo che molte altre hanno lasciato da parte le responsabilità indicate dalla Legge Nazionale di Migrazione. Come società e come Chiesa abbiamo cercato di assistere fraternamente i migranti nel loro passaggio per il nostro territorio, rispondendo alla chiamata di Papa Francesco di accoglierli, proteggerli, promuoverli ed integrarli». L’Agenzia vaticana Fides propone questo approfondimento (…).

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29 Novembre 2018 | 06:15
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chiesa (579), cristiani (131), Ecumenismo (173), migranti (422)
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