Papa e Vaticano

L'appello del Papa per la Siria

Al termine della canonizzazione del cardinale Newman, della svizzera Margherita Bays e delle altre figure salite agli altari, alla recita dell’Angelus il Papa ha pregato per la pace in Equador ed ha lanciato un accorato appello per la situazione in Siria.

L’amata e martoriata Siria

Il Pontefice si fa nuovamente vicino ad una terra, la Siria «amata e martoriata», che da mercoledì scorso vive una nuova fase di bombardamenti: quelli turchi nella parte nord-orientale.

«Il mio pensiero -ha detto il Papa- va ancora una volta al Medio Oriente. In particolare, all’amata e martoriata Siria da dove giungono nuovamente notizie drammatiche sulla sorte delle popolazioni del nord-est del Paese, costrette ad abbandonare le proprie case a causa delle azioni militari: tra queste popolazioni vi sono anche molte famiglie cristiane. A tutti gli attori coinvolti e anche alla Comunità Internazionale; per favore, rinnovo l’appello ad impegnarsi con sincerità, con onestà e trasparenza sulla strada del dialogo per cercare soluzioni efficaci».

L’emergenza umanitaria

La via indicata dal Santo Padre è quella del dialogo, di fronte a una ennesima emergenza umanitaria. L’Onu ha fatto sapere che oltre 130.000 persone sono state costrette a lasciare le loro case di Tell Abiad e Ras al Ain, nel nord-est della Siria, da quando a metà settimana è cominciata l’offensiva di Ankara nella zona. Molte di loro sono state accolte da famiglie in altre località o in scuole e rifugi collettivi nelle località di Tal Amr, Hasakeh o Raqa.

fonte:vaticannews/red

13 Ottobre 2019 | 16:29
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