L'altro lato dei Mondiali

Lontano dalla luce dei proiettori dei Mondiali di calcio, uomini e donne in Russia si impegnano coraggiosamente per il rispetto dei diritti fondamentali, contro la discriminazione e l’impunità, per la protezione dell’ambiente e per altri temi sociali legittimi legati al loro Paese. Tutte queste persone – mette in evidenza Amnesty International Svizzera – corrono gravi rischi, nonostante il loro impegno sia pacifico. 

«La pratica del governo, e dei media che gli sono vicini, di diffamare gli attivisti tacciandoli di essere «agenti stranieri» è particolarmente perfida. Con queste costanti denigrazioni e spesso perfino criminalizzando il lavoro dei difensori dei diritti umani, le autorità sono riuscite a far credere a una grossa fetta della società russa che si tratti di nemici della Russia ,» ha dichiarato Lisa Salza, responsabile delle campagne sulla Russia per Amnesty International Svizzera.

Nelle undici città che stanno accogliendo le partite di calcio vivono attivisti che si espongono alla repressione a causa del lavoro che svolgono in favore dei diritti fondamentali. Amnesty International esorta il presidente Putin a lasciare queste persone libere di esercitare la propria attività, e sfrutta l’occasione dei Mondiali per impegnarsi in sostegno di questi militanti.

Scopri i volti e le storie di queste vittime e cosa si può fare per loro.

30 Giugno 2018 | 19:04
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