Chiesa

Lady Erdogan nel Dicastero per la Cultura, dibattito con Ravasi e la Consulta femminile

Un confronto tra donne e sulle donne per discutere della figura femminile nelle società di Oriente e Occidente e il loro ruolo di «ponte» per il dialogo interreligioso, interculturale e interetnico. Protagonista la first lady turca Emine Erdogan che, ieri, dopo aver accompagnato il marito presidente Recep Tayyip Erdogan nell’udienza con Papa Francesco nel Palazzo Apostolico vaticano, si è recata nella sede del Pontificio Consiglio per la Cultura guidato dal cardinale presidente Gianfranco Ravasi.

 

Negli uffici di via della Conciliazione 5, lady Emine, accompagnata da una ristretta delegazione di donne turche, ha incontrato i 39 membri della Consulta femminile, l’organismo istituito nel 2014 da Ravasi in modo permanente all’interno del Dicastero per dar voce – sulla scia dell’invito di Bergoglio – a tutte le donne in tutti gli ambiti della vita, specialmente nella Chiesa, e a offrire una risposta alle loro necessità.

 

Nella Consulta ci sono suore e laiche, sportive e ambasciatrici, attrici e funzionarie di Stato, imprenditrici e medici. Tutte hanno accolto Emine Erdogan, giunta in tarda mattinata, vestita con un cappotto azzurro e con il capo coperto da un velo bianco, la quale ha espresso la propria gratitudine a Ravasi e alla Consulta per «iniziative come questa» che rappresentano «un punto d’incontro tra culture» e «una speranza per il futuro». Nel discorso della primadonna della Turchia non è mancato un appello contro l’odio e il razzismo, insieme all’invito a difendere e coltivare non solo la dignità della donna, ma quella di ogni essere umano. Una strada che si può percorrere attraverso il dialogo, l’ascolto reciproco, l’educazione dei giovani, ma anche la cultura, l’arte e il progresso scientifico.

 

Il clima è stato positivo e costruttivo, hanno riferito i presenti. È stato «un momento importante, che speriamo possa essere l’inizio di un dialogo tra culture, orientato all’ascolto reciproco» spiega Consuelo Corradi, prorettore alla Ricerca e all’Internazionalizzazione dell’Università Lumsa di Roma e coordinatrice della Consulta femminile. «Abbiamo un obiettivo comune: promuovere la figura delle donne nella società, il loro ruolo attivo, il rispetto della loro persona e delle loro scelte».

 

Soddisfatto anche il cardinale Ravasi ormai da anni impegnato nella questione femminile, collaborando anche con scuole e istituzioni tramite il «Cortile dei Gentili» – l’iniziativa del Dicastero che offre uno spazio «neutro» di dialogo tra credenti e non credenti – per la lotta alla violenza sulle donne e al femminicidio (l’ultimo appuntamento organizzato sul tema si è svolto nel novembre 2017 nella sede del Miur con gli studenti dei licei romani).

 

Sull’incontro di ieri con la moglie di Erdogan, il cardinale ne sottolinea l’alto valore simbolico perché – come ha detto ai microfoni di Vatican News – «è stato voluto dalla presidente stessa, quindi già è significativa questa attenzione al tema del dialogo e il dialogo dal punto di vista femminile».

 

Durante l’appuntamento, nel corso del quale è stato mostrato anche un video sulle donne in Turchia, gli interventi sono stati numerosi e sono ruotati intorno a tre grandi tematiche: il rilievo della figura femminile nella società, il dialogo interreligioso, interculturale e interetnico, e il rapporto con l’arte, la scienza e la morale.

 

«Penso che la donna – ha evidenziato il porporato – con il suo senso di maternità e creatività sia più attenta a conservare la dignità umana e impedire che la miseria, la degradazione, l’emarginazione» finiscano per far sentire le persone «abbandonate a se stesse». «Anche noi come Chiesa cattolica dobbiamo cercare in tutti i modi di far sì che la dualità sia sempre presente, alla pari, e le voci riescano ad incidere nel tessuto della storia».

 

Prima che si congedasse e raggiungesse di nuovo il marito per l’incontro con Mattarella e Gentiloni, a lady Erdogan è stato consegnato un dono in vetro dipinto e un mazzo di rose gialle e bianche, i colori della bandiera vaticana.

Salvatore Cernuzio – VaticanInsider

7 Febbraio 2018 | 07:10
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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