La commovente solidarietà del popolo greco

«Tutto il popolo greco sta mostrando una solidarietà commovente. I comuni non hanno più spazi per accettare viveri da distribuire ai superstiti. Gli albergatori, nonostante in Grecia sia alta stagione, hanno messo a disposizione tutte le camere disponibili». Questi e «tanti altri segni di solidarietà sono l’aspetto più consolante» della tragedia dei roghi che stanno devastando il Paese ellenico.

Lo scrive al Sir mons. Francesco Papamanolis, già presidente dei vescovi cattolici di Grecia e vescovo emerito di Syros, Santorini e Creta. Sebbene le tre isole non siano state toccate dagli incendi, afferma il vescovo, «anche noi partecipiamo al disagio e al dolore di quelli che hanno lottato con il fuoco e devono affrontare le conseguenze disastrose dei roghi». Il pensiero di mons. Papamanolis va «a questi nostri fratelli privati di tutto quello che avevano» case e affetti. Da qui l’esortazione del presule a guardare questa tragedia «con gli occhi della fede in Dio! E credo fermamente al suo amore per ogni uomo. Umanamente non si può spiegare e neppure si può capire il perché di questa tragedia. Riconosco la mia miseria, e più profondamente ripeto al Signore: ›Credo al tuo amore per tutti gli uomini. Tu sai il bene che scaturirà da questa tragedia. Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra’».

L’ultimo bilancio ufficiale dei roghi parla di 83 vittime, oltre 500 feriti e decine di dispersi. Si teme l’origine dolosa. Nel Paese è stato decretato lo stato d’emergenza, il premier Tzipras ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. Immediata la solidarietà internazionale. Aiuti alla Grecia sono arrivati da tutti i Paesi, dagli Stati Uniti a Israele, al Canada, alla Turchia.

Agenzie/red

27 Luglio 2018 | 17:10
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