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La civiltà fraterna di don Zeno/catt.ch/gdp

«Se occorrono mille anni per fare un civiltà fraterna, bisogna cominciare a prepararla amando e sentendo presenti quelli che vivranno fra mille anni». Sono parole di don Zeno Saltini, queste, il sacerdote fondatore della Comunità di Nomadelfia, comunità a cui renderà visita giovedì papa Francesco.

Zeno Saltini nacque a Fossoli di Carpi (Modena) il 30 agosto del 1900, in una famiglia di agricoltori benestanti. A 14 anni rifiutò di continuare gli studi, affermando che a scuola insegnavano cose che non incidevano nella vita, e andò a lavorare nei poderi della famiglia: visse in mezzo ai braccianti, conobbe le loro miserie e ne condivise le giuste aspirazioni. Soldato di leva, Zeno ebbe uno scontro verbale con un amico anarchico alla presenza di altri soldati. L’anarchico sosteneva che Cristo e la Chiesa erano di ostacolo al progresso umano. Zeno il contrario. Ma l’anarchico era istruito e lui no: tra i fischi degli altri soldati, Zeno si ritirò da solo e decise: «Gli risponderò con la mia vita. Cambio civiltà cominciando da me stesso. Per tutta la vita non voglio più essere né servo né padrone».

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7 Maggio 2018 | 12:30
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