La Chiesa cattolica cristiana svizzera compie 150 anni

La Chiesa cattolica cristiana in Svizzera – che è una delle tre Chiese nazionali – si è formata progressivamente in un periodo durato diversi anni, tra il 1871 e il 1876.  Per il suo 150° anniversario sono previste diverse iniziative, che si protrarranno nei prossimi anni. La prima è stata l’inaugurazione, lo scorso settembre a Lucerna, della mostra itinerante intitolata «In cammino».

La Chiesa attinge dal passato ed è in cammino verso il futuro. E’ in questo senso che si muove il progetto del giubileo, che non vuole celebrare   semplicemente la sua storia, ma affrontare anche  il presente e il futuro. «Tradizione e rinnovamento», «impegno e libertà», «individualità e comunità» e «dibattito e consenso» sono le grandi sfide cui è confrontata la Chiesa cattolica cristiana, allora come oggi.

La Chiesa cattolica cristiana è una chiesa cattolica indipendente da Roma. E’ sorta in Svizzera ad opera di cattolici liberali che si erano opposti ai dogmi del Concilio Vaticano I sull’infallibilità e la giurisdizione universale del Papa, proclamati da Pio IX il 18 luglio 1870 con la Costituzione »Pastor Aeternus». Lo stesso fenomeno si verificò in Germania, principalmente ad opera del maggiore oppositore dei nuovi dogmi, Ignaz von Döllinger, in Austria, in   Cecoslovacchia, in Jugoslavia e, con tentativi di minor successo, almeno numerico, anche in Francia, in Italia, in Spagna e in altri paesi.

Queste Nuove chiese si unirono a una Chiesa sorta in Olanda già negli anni 1719-1724 ad opera di   un gruppo di giansenisti che non avevano accettato la loro condanna da parte di papa Clemente XI. Così si separano da Roma. nominarono un proprio vescovo e costituirono la Chiesa vetero-cattolica. Nel 1889 le Chiese vetero-cattoliche firmarono una dichiarazione che diede vita all’Unione di Utrecht. Oltre alla Chiesa cattolica cristiana della Svizzera, ne fanno parte la Chiesa vetero-cattolica dei Paesi Bassi, il cui arcivescovo ne è il presidente, la diocesi cattolica per i vetero-cattolici in Germania, la Chiesa vetero-cattolica dell’Austria, quella della Repubblica Ceca e quella polacca. Vi sono poi altre piccole Chiese, missioni e comunità in diversi paesi. Esse sono sotto l’egida della giurisdizione della Conferenza internazionale dei vescovi vetero-cattolici.

Diverse innovazioni

Per tornare alla Chiesa cattolica cristiana svizzera, essa si è subito distinta dalla Chiesa romana dando ai preti la possibilità di sposarsi, rendendo facoltativa la confessione individuale, celebrando la messa nella lingua locale e adottando un sistema sinodale, che prevede la partecipazione attiva dei laici e limita i poteri del vescovo.

Successivamente, altri passi significativi sono stati nel 1999 il via libera all’ordinazione delle donne prete (da allora in Svizzera ne sono già state ordinate nove) e, a partire dal 2006, la benedizione delle coppie dello stesso sesso. A questo proposito, in seguito al sì, da parte del popolo svizzero lo scorso 26 settembre, del matrimonio per tutti, il Sinodo, riunito a Lancy, ha adottato la seguente dichiarazione: «Ogni benedizione che la Chiesa concede a un matrimonio civile tra due adulti dello stesso sesso riveste un carattere sacramentale». Questo significa che il rito del matrimonio sarà esattamente lo stesso per le coppie eterosessuali e per quelle omosessuali. Stando ai regolamenti della Chiesa, per essere definitivamente adottata questa dichiarazione dovrà passare in seconda lettura in occasione del prossimo Sinodo, nel 2022.

Attualmente, la Chiesa cattolica cristiana conta in Svizzera circa 16 mila fedeli, principalmente nella Svizzera tedesca. E’ costituita in una sola diocesi, il cui vescovo, dal 2009, è Harald Rein. Esiste una piccola comunità anche in Ticino, affidata alla presbitera Elisabetta Tisi.

Una mostra itinerante

Una mostra itinerante, intitolata «In cammino», percorrerà   la Svizzera dal 2021 al 2016. In un linguaggio facilmente comprensibile e in una forma accattivante, presenta- con diversi pannelli in tedesco e in francese –  importanti aspetti della storia di questa chiesa, utili per capire come si è formata e quali sono i suoi punti saldi. In tal modo, essa  invita  le persone e le istituzioni ecclesiali a riflettere sull’identità cattolica cristiana nel passato, nel presente e nel futuro.

Oltre ai pannelli informativi, ci sono anche degli spazi vuoti che i visitatori possono utilizzare per scrivere le loro riflessioni e i loro auspici.  Previste anche sequenze audio a cui si può accedere con il proprio smartphone e dei  video in cui persone provenienti dall’interno e dall’esterno della chiesa commentano tradizione,  rinnovamento e gli altri temi della mostra.

L’esposizione è stata inaugurata nella chiesa cattolica cristiana di Lucerna lo scorso 24 settembre e vi è rimasta fino al 28 novembre. Attualmente – e fino al 31 gennaio 2022 – è a Bienne. Le altre tappe per il 2022  saranno Neuchâtel (dal 1.o febbraio al 31 marzo), Ginevra (dal 1.o aprile al 31 maggio), Olten  (dal 1.o giugno al 31 luglio) e Berna (dal 1.o al 31 dicembre). Negli anni successivi toccherà altre località, per concludersi in agosto-settembre 2026 a Rheinfelden.

Questo il sito dell’esposizione

di Gino Driussi

3 Dicembre 2021 | 07:08
Tempo di lettura: ca. 3 min.
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