Italia: l'aborto farmacologico sarà permesso fino alla nona settimana di gravidanza

La pillola abortiva Ru486 potrà essere assunta, senza ricovero obbligatorio, fino alla nona settimana di gravidanza (fino ad ora si limitava alla settima settimana). È quanto prevedono in Italia le nuove linee di indirizzo per l’interruzione volontaria di gravidanza che saranno presto emanate dal Ministero della Salute: è quanto annunciato sabato scorso su Twitter dal ministro della salute Roberto Speranza. La pillola potrà essere somministrata nelle «strutture pubbliche del sistema sanitario nazionale e quelle private convenzionate autorizzare dalle Regioni». Nelle nuove linee guida l’aborto farmacologico viene definito sicuro e si aggiunge che dopo mezz’ora la donna potrà tornare a casa. Le nuove direttive superano dunque quelle precedenti che invece consigliavano, per sicurezza, tre giorni di ricovero per l’aborto farmacologico. Viene inoltre superata la limitazione a 7 settimane che vigeva finora.

Una questione che fa riflettere, in un Paese in cui la natalità è a un crollo storico e che invece di tutelare la famiglia con politiche adatte, mette in discussione il valore di libertà e il senso stesso di vita e di morte.

Agenzie/red

10 Agosto 2020 | 13:37
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