Il Comitato dell’Associazione «Helianto»
Ticino e Grigionitaliano

In aiuto dal Ticino all’infanzia srilankese

È il 2004. Seo Arigoni, giovane avvocato ticinese, si reca in vacanza in Sri Lanka. Nell’albergo in cui alloggia con la famiglia, conosce un cameriere del posto, Saman, con il quale nasce subito una breve ma intensa amicizia. Nessuno avrebbe potuto immaginare che qualche mese dopo quel viaggio un terribile tsunami avrebbe messo in ginocchio l’intero Paese asiatico. È allora che Saman si fa coraggio e chiama dall’altra parte del globo il suo amico. Gli chiede aiuti concreti per la ricostruzione di quanto è andato distrutto. La risposta di Seo non tarda ad arrivare, anzi, sarà molto concreta: di lì a qualche mese nascerà infatti l’Associazione «Helianto», con lo scopo di promuovere progetti di aiuto, in particolare per l’infanzia in Sri Lanka, messa in gionocchio dal cataclisma. Oggi, questa bella realtà compie 17 anni e lo fa grazie a un Comitato andatosi rinnovando nel tempo e composto attualmente da otto giovani ticinesi, tutti tra i 20 e i 30 anni. «Operiamo nel sudovest del Paese, prevalentemente nella città di Aluthgama e nei distretti vicini», ci racconta Sharon Musatti, 27enne, infermiera di terapia intensiva presso l’Ospedale San Giovanni di Bellinzona, che dal 2019 ha preso le redini della presidenza. La prima avventura in cui si lancia l’Associazione è il restauro di una scuola, la «Karandaoda school», inaugurata nel 2006. In seguito, la macchina degli aiuti non si è più fermata: la ristrutturazione del tetto dell’asilo «Kamburawala», la costruzione dei servizi igienici per la «Mahawila School»; la costruzione dell’asilo «Kanuwa» per 40 bambini; la risistemazione della scuola «Badangoda», fino alla fondazione di una Guest House locale, oggi adibita ad alloggio per i volontari. Piccole gocce – si parla di progetti che vanno dalle poche migliaia di franchi fino, a volte, a 10’000 franchi – di un oceano sempre più vasto. Ultimo tra i progetti, in ordine cronologico, l’inaugurazione il 29 marzo scorso di un ambulatorio materno infantile: «Grazie a Saman – ci spiega Sharon – veniamo a conoscenza delle urgenze del Paese. Il nostro è spesso un aiuto logistico, materiale. Come nel caso dell’ambulatorio, ci impegniamo a fornire gli aiuti finanziari per organizzare gli spazi, dopodiché la gestione della struttura viene demandata alle persone del posto». La raccolta fondi, ci spiega, si svolge quasi sempre in Ticino: «Nel tempo abbiamo organizzato diversi eventi: concerti di beneficenza, serate informative, eventi culturali, mercatini di Natale, produzione di materiali come magliette e borse. Il prossimo 30 aprile ci ritroveremo nella sala Aragonite di Manno, per passare una serata sulle note della giovane band ticinese Bendura». Alla ricerca dei fondi, si aggiunge il lavoro di sensibilizzazione: «Lo scorso mese di marzo eravamo presenti alle giornate autogestite del Liceo di Bellinzona, ad aprile a quelle di Locarno. Il frutto di questo lavoro si vede: finora, grazie all’Associazione, hanno potuto svolgere uno stage ad Aluthgama ben 150 giovani». Ma perché «Helianto»? «Helianto significa girasole in esperanto, lingua creata artificialmente nel 1887, con il desiderio di permettere alle nazioni dello spazio europeo di comunicare tra di loro senza barriere linguistiche. È un ideale che abbiamo trovato conforme alla nostra Associazione. Il girasole, poi, è un fiore che cerca sempre il sole, la luce, le cose belle». (L.Q.)

Il Comitato dell’Associazione «Helianto» | © Associazione Helianto
19 Aprile 2022 | 14:00
Tempo di lettura: ca. 2 min.
Condividere questo articolo!