Il vescovo emerito di Coira, Vitus Hounder
Svizzera

Il vescovo emerito di Coira racconta le sue difficoltà in merito a Traditionis Custodes

In una lunghissima intervista, Mons. Huonder, vescovo emerito di Coira, che attualmente vive in un’istituzione della Fraternità sacerdotale San Pio X (FSSPX) a Wangs (SG), ha espresso il suo apprezzamento per la FFSPX fondata dall’arcivescovo Marcel Lefebvre.

In occasione del suo giubileo d’oro di sacerdozio, Vitus Huonder ha rilasciato un’intervista a un membro della fraternità. Nell’intervista Huonder – come ripreso dai colleghi di cath.ch e kath.ch ha commentato il suo stato d’animo riguardo alla pubblicazione da parte del Papa della Lettera apostolica in forma di Motu Proprio Traditionis Custodes sul rito antico. «Mi ha reso molto preoccupato e triste. Sì, ho pianto», ha detto Huonder che ora auspica da parte di altri vescovi e cardinali una riflessione e una presa di contatto con il Papa per parlare del testo. «È un loro dovere, perché non si tratta solo di una legge ecclesiastica, di un decreto. Si tratta del cuore stesso della fede», ha così espresso le sue motivazioni il vescovo emerito di Coira.

La scelta di vivere in una casa della San Pio X
Vitus Huonder è stato vescovo di Coira dal 2007 al 2019. Il fatto che un vescovo della Chiesa cattolica abbia scelto un istituto della fraternità San Pio X come residenza per il suo ritiro, ha indubbiamente causato discussioni. La diocesi di San Gallo, nel cui territorio si trova l’istituto di Santa Maria a Wangs, ha preso le distanze dalla questione.

Ma il punto di vista di mons. Huonder è un altro. Come egli stesso ha spiegato in questa intervsta ripresa dai colleghi di kath.ch e cath.ch, nel 2014, Roma gli ha chiesto se fosse stato disposto a dialogare con la SSPX. «Ho accettato, era una grande sfida per me». Continuare questo compito dopo il suo ritiro dalla guida della Diocesi di Coira, è sembrato, a mons. Huonder, logico e legittimo. Secondo lui, papa Francesco ha persino detto a un prete: «Ha fatto bene».

L’ex vescovo di Coira sottolinea: «Non sono qui per orgoglio, ma davvero perché vedo una responsabilità molto importante che mi compete come vescovo cattolico, e che mi impone di testimoniare davanti alla nostra Madre, la Chiesa, e davanti alla Fraternità, il mio profondo attaccamento alla tradizione. (…)

Il rapporto con la Fraternità San Pio X
E a proposito di una visita al seminario SSPX di Zaitzkofen, in Germania, il vescovo Huonder spiega: «Ho visto come vengono formati i sacerdoti in questo seminario. Ho detto al rettore: ‘Abbiamo qui il modello della Chiesa’. Coloro che occupano posizioni di responsabilità nella Chiesa dovrebbero ispirarsi a ciò che accade nella fraternità», secondo Huonder. (…)

Critica della riforma liturgica
Vitus Huonder ha espresso anche le sua posizione riguardo alla riforma liturgica «perché alcuni testi sono stati abbreviati, rimossi: preghiere che sono molto importanti per il sacerdote. Ora posso vivere la liturgia ogni giorno nel rito tradizionale. Questo – secondo Huonder- rafforza la fede, rafforza la devozione alla Santa Messa. Il sacerdote sta veramente davanti a Dio, davanti a Gesù, e non solo davanti a una comunità. Tutto questo posso riviverlo nel rito tradizionale, ed è così prezioso (..)».

Kath.ch/cath.ch/adattamento catt.ch (versione integrale su kath.ch)

Il vescovo emerito di Coira, Vitus Hounder | © catt
29 Settembre 2021 | 06:43
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