Diocesi

Il vescovo di Lugano al Corpus Domini: «I cristiani non rinuncino alla loro testimonianza»

«Siamo radunati e siamo presi dal desiderio di riconoscere con intensità il mistero palpitante del gesto pasquale di Gesù, che dona il suo Corpo e il suo Sangue come cibo e bevanda per il popolo sul cammino della storia». Così il  Vescovo di Lugano Valerio Lazzeri ha aperto l’Eucaristia in Cattedrale, gremita di fedeli, nella festività del Corpus Domini. Con lui hanno concelebrato i Canonici del Capitolo e diversi Presbiteri di Lugano. Il canto è stato guidato dal maestro Giovanni Conti. Presenti Religiose e Religiosi; Dame e Cavalieri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro e del Sovrano Militare Ordine di Malta; le Confraternite della città. Il servizio liturgico è stato assicurato da alcuni Diaconi, dagli alunni dei nostri Seminari e dai membri di altre Comunità, ben coordinati dal cerimoniere vescovile Don Emanuele Di Marco.

L’omelia del vescovo
Intensa e profonda l’omelia del Vescovo. Avendo quale orizzonte l’evento evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci, ha subito richiamato l’atteggiamento degli apostoli, che chiedono a Gesù di congedare la folla, perché trovi alloggio e cibo nei villaggi vicini. Avvertono infatti la loro impossibilità di nutrire quella moltitudine. A quella folla però il pane lo dà lo stesso Signore e ne avanzeranno dodici ceste. L’atteggiamento degli apostoli è talora anche il nostro. Infatti, ha sottolineato Mons. Lazzeri, «è sempre più difficile per noi cristiani tenere viva la coscienza di avere ancora qualcosa da offrire all’umanità del nostro tempo, bisognosa più che mai di parole di speranza, di rimedi efficaci per le proprie innumerevoli e svariate ferite». Nel contempo risuona anche per noi l’esortazione di Gesù agli apostoli: «Voi stessi date loro da mangiare».

Vuol dire sentirci «sollecitati dal Signore a renderci conto di che cosa significhi concretamente il nostro essere stati chiamati da Lui a condividere la Sua vita, a vivere tutto il realismo della comunione con Lui, alla mensa della Sua Parola, del Suo Corpo donato e del suo Sangue versato», nella consapevolezza di aver «ricevuto un mandato che in nessun modo potrà mai essere compensato o sostituito da altro».

Così «anche se spesso per varie ragioni, ci sentiamo malridotti da tanti punti di vista, non abbiamo nessun diritto di chiedere al Signore di allontanare da noi le folle, perché ci sentiamo in imbarazzo e non vogliamo più sostenerne la provocazione, il disturbo, la sollecitazione costante». In questa prospettiva va letta la solennità del Corpus Domini, che «dalla celebrazione comunitaria in chiesa, ci fa passare a un cammino in forma di popolo per le vie del nostro quotidiano», dando «testimonianza visibile e fiera, anche se umile, della sola Presenza, che nutre veramente, che può tenerci uniti e farci camminare fino al compimento del nostro pellegrinaggio nel tempo». Nell’evento evangelico, Gesù, benedetti i cinque pani e i due pesci, li spezza e li dà agli apostoli da distribuire. Anche noi, ha precisato Mons. Lazzeri, «abbiamo sempre da dare quello che riceviamo ogni volta dalle Sue mani, il Corpo e il Sangue del Signore, il mistero che abbiamo imparato a discernere, con gli occhi della fede, nel pane e nel vino offerti sull’altare».

Nel cuore una certezza: «niente e nessuno esaurirà quel cibo, con cui Gesù continua a radunare nel tempo la sua Chiesa», mentre «il suo sconvolgente e incomparabile invito» sarà sempre vivo «fino alla Sua venuta nella gloria».

La processione per le vie di Lugano
Si è quindi snodata la processione per le vie di Lugano- Via Cattedrale, Via Francesco Soave, Via Pessina, Piazzetta Maraini, Via Nassa, Piazza Bernardino Luini – fino alla Chiesa di Santa Maria degli Angioli, per un’intensa sosta conclusa con la Benedizione Eucaristica. La processione: un andare semplice e famigliare, ben ordinato, illuminato dal canto, dalla preghiera e pure dal silenzio, con a tratti passaggi musicali della Filarmonica di Sonvico. Un andare, adorando e ringraziando per il dono del suo Corpo e del suo Sangue, il Signore, compagno di viaggio nel tempo, sempre accanto a noi.

(g.b.)

21 Giugno 2019 | 08:19
Tempo di lettura: ca. 2 min.
chiesa (579), lugano (400)
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