S.Messa a Morbio Inferiore negli anni scorsi.
Diocesi

Il Santuario di Morbio in attesa della sua festa e dei pellegrini

Annualmente, il 29 luglio, viene ricordato in Ticino un prodigioso evento tramandato dalla tradizione culminata con la costruzione del Santuario di Santa Maria dei Miracoli a Morbio.  Anche quest’anno a Morbio la festa del 29 luglio ha in programma un’intensa giornata di preghiera che inizia nella notte. Venerdì 20 luglio inizia la novena in preparazione alla festa di Santa Maria dei Miracoli, che si celebra nel Santuario di Morbio Inferiore il prossimo 29 luglio. E’ il ricordo del lontano 29 luglio 1594 quando sul colle di Morbio furono guarite due fanciulle milanesi, Caterina e Angela, come testimoniano i documenti del tempo. Le celebrazioni della novena prevedono nei giorni feriali alle ore 5.15 la recita delle Lodi, seguita dalla Santa Messa alle ore 5.45 e alle ore 8.00. La funzione serale, con le riflessioni del Vescovo emerito Mons. Pier Giacomo Grampa, è invece alle ore 20.00, anche la domenica 22 luglio.

La storia del Santuario di Morbio 

Sul colle di Morbio, dove ora s’innalza il Santuario di Santa Maria dei Miracoli, sorgeva anticamente un castello, attestato nel 1198 e demolito nel 1517, dopo essere stato ceduto agli Svizzeri da Lodovico il Moro, signore di Milano. Del castello venne conservata per alcuni anni la cappella dedicata a San Bernardino da Siena, abbandonata nel 1550. Di quel piccolo oratorio rimase però l’affresco quattrocentesco della Vergine, rappresentata in atteggiamento profondamente materno, mentre allatta Gesù. La storia del Santuario di Morbio inizia proprio da questa icona, davanti alla quale, il venerdì 29 luglio 1594, si inginocchiarono due madri, giunte da Milano con le loro figlie, Caterina e Angela, gravemente malate. Erano salite fino a Morbio per essere benedette dal vice-parroco, don Gaspare dei Barberini, conosciuto nell’intera regione quale esorcista. Quel giorno però era assente e bisognava attendere il suo ritorno da Cernobbio,  dove era sceso per la festa di Santa Marta. Improvvisamente le due fanciulle ebbero una crisi e le loro madri, aiutate da alcune donne di Morbio subito accorse, le condussero davanti all’effigie della Vergine, che l’edera e i rovi avevano protetto lungo gli anni. Caterina e Angela furono guarite. 

La Chiesa riconosce la natura soprannaturale dei fatti di Morbio

Otto giorni dopo, il 5 agosto 1594, la Curia vescovile di Como, la cui giurisdizione ecclesiastica si estendeva allora anche alle nostre Terre ticinesi, istruiva il regolare processo canonico, che riconosceva, dietro la deposizione giurata dei testimoni oculari, la verità dei fatti accaduti e la loro natura prodigiosa e soprannaturale. I documenti originali di quel processo sono conservati nell’archivio diocesano di Como. Sul colle, pochi giorni dopo il prodigioso evento, sorse un oratorio per recitarvi il Rosario e celebrarvi la Santa Messa, mentre il 29 luglio 1595, anniversario del miracolo, veniva benedetta e posata la prima pietra per la costruzione del Santuario, consacrato il 16 maggio 1613 dal Vescovo di Como, Filippo Archinti. Dieci anni dopo, nel 1623, al termine della visita pastorale a Morbio , lo stesso presule così lodava il Santuario: «avvi qui una delle chiese più belle di tutta la Diocesi, degna di qualsiasi città insigne».

S.Messa a Morbio Inferiore negli anni scorsi.
19 Luglio 2018 | 11:45
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