Papa e Vaticano

Il Papa: pace e fratellanza nel Mediterraneo, no alla retorica dello scontro di civiltà

I cristiani sono chiamati ad essere «instancabili operatori di pace» nel Mare nostrum, lacerato da divisioni e diseguaglianze, ricercando il bene comune.La strada perché il Mediterraneo sia un luogo di pace è, infatti, quella del dialogo, della convivialità e dell’accoglienza, non dell’indifferenza o della paura che porta ad alzare difese «davanti a quella che strumentalmente viene dipinta come un’invasione». Incontrando nella Basilica di San Nicola, vescovi e patriarchi  dell’area, riuniti fino a oggi a Bari, il Papa traccia la rotta da seguire per costruire relazioni di pace e di prosperità nel Mediterraneo, che in un contesto eterogeneo di culture è segnato da focolai di conflitto e dalle sofferenze di chi fugge dalle proprie terre. La bussola che indica è quella ricerca del bene comune che è «un altro nome della pace», un impegno che non può essere disgiunto dall’annuncio del Vangelo. Pertanto, il Papa chiede ai cristiani di custodire il patrimonio della fede, e anche della pietà popolare, esperienza irrinunciabile, dice richiamandosi alla Evangelii nuntiandi di Paolo VI che cambiò il nome da religiosità a pietà. Da proteggere anche il patrimonio artistico che unisce contenuti della fede e la bellezza dell’arte, attraendo milioni di visitatori.

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23 Febbraio 2020 | 12:40
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