Il Papa: «L'annuncio credibile non è fatto di belle parole, ma di vita buona»

«Dio non esclude nessuno e anche noi e tutti siamo chiamati ad uscire dai particolarismi». Questo il messaggio che Papa Francesco ha rivolto in occasione della Giornata Missionaria Mondiale celebra oggi in tutto il mondo e con una liturgia presieduta da Francesco nella Basilica di San Pietro. «Il Signore – ha spiegato Bergoglio – è ostinato nel ripetere questo tutti. Sa che noi siamo testardi nel ripetere ›mio’ e ›nostro’: le mie cose, la nostra gente, la nostra comunità…, e Lui non si stanca di ripetere: ›tutti’. Tutti, perchè nessuno è escluso dal suo cuore, dalla sua salvezza; tutti, perche’ il nostro cuore vada oltre le dogane umane, oltre i particolarismi fondati sugli egoismi che non piacciono a Dio».

Il segreto della missione: «per annunciare si deve rinunciare»

«Non siamo nati – ha poi continuato Bergoglio – per stare a terra, per accontentarci di cose piatte, siamo nati per raggiungere le altezze, per incontrare Dio e i fratelli. Ma per questo bisogna salire: bisogna lasciare una vita orizzontale, lottare contro la forza di gravita’ dell’egoismo, compiere un esodo dal proprio io». Occorre dunque salire e «come in montagna non si può salire bene se si e’ appesantiti di cose, cosi’ nella vita bisogna alleggerirsi di ciò che non serve. E’ anche il segreto della missione: per partire bisogna lasciare, per annunciare bisogna rinunciare. L’annuncio credibile – ha indicato Papa Francesco – non e’ fatto di belle parole, ma di vita buona: una vita di servizio, che sa rinunciare a tante cose materiali che rimpiccioliscono il cuore, rendono indifferenti e chiudono in se’ stessi; una vita che si stacca dalle inutilità che ingolfano il cuore e trova tempo per Dio e per gli altri».

Qui: il messaggio del Papa per la Giornata missionaria mondiale 2019

fonte: agenzie/red