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Il Papa: «La misericordia è il vero volto dell'amore»

Nell’Angelus di oggi in Piazza San Pietro, il Papa spiega chi è davvero il «nostro prossimo» con una delle parabole più belle del Vangelo, un «tesoro dell’Evangelista Luca», quella del buon samaritano. E dopo la preghiera, ricorda la difficile situazione del Venezuela.
E’ Papa Francesco stesso a raccontare la parabola ai fedeli, in questa domenica di metà luglio: «Protagonista del breve racconto è un samaritano, che incontra lungo la strada un uomo derubato e percosso dai briganti e si prende cura di lui. Sappiamo che i giudei trattavano con disprezzo i samaritani, considerandoli estranei al popolo eletto. Non è dunque un caso che Gesù scelga proprio un samaritano come personaggio positivo della parabola. In questo modo vuole superare il pregiudizio, mostrando che anche uno straniero, anche uno che non conosce il vero Dio e non frequenta il suo tempio, è capace di comportarsi secondo la sua volontà, provando compassione per il fratello bisognoso e soccorrendolo con tutti i mezzi a sua disposizione».
Per quella stessa strada, prima del samaritano, erano già passati un sacerdote e un levita, «cioè persone dedite al culto di Dio». Però, vedendo il poveraccio a terra, erano andati oltre, senza fermarsi. «Gesù – dice il Papa – propone come modello il samaritano, che amando il fratello come sé stesso, dimostra di amare Dio con tutto il cuore e con tutte le forze, ed esprime nello stesso tempo vera religiosità e piena umanità».
Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti? «Questa conclusione – commenta il Pontefice – indica che la misericordia nei confronti di una vita umana in stato di necessità è il vero volto dell’amore».

Un pensiero al Venezuela
Dopo la preghiera mariana dell’Angelus, il Papa rivolge il suo pensiero al Venezuela: «Ancora una volta desidero esprimere la mia vicinanza all’amato popolo venezuelano, particolarmente provato per il perdurare della crisi. Preghiamo il Signore di ispirare e illuminare le parti in causa, affinché possano quanto prima arrivare a un accordo che ponga fine alle sofferenze della gente per il bene del Paese e dell’intera regione».

14 Luglio 2019 | 22:00
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angelus (230), Papa (1255), PapaFrancesco (1459)
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