Il Papa ha ordinato 9 preti, tra loro un ex promessa del calcio e un ex barista

Dall’AS Roma al presbiterato. È la curiosa storia di Samuel Piermarini, 28 anni, giovane sacerdote che è stato ordinato questa domenica direttamente da Papa Francesco. . «Giocavo ad alti livelli, la Roma mi chiamò per fare un provino – ricorda il 28enne Piermarini all’agenzia di stampa AGI -. Alla fine dell’allenamento mi chiamò Stramaccioni e mi disse: ‘Allora Piermarini, puoi firmare con noi!’. Ma io risposi che non me la sentivo». Poi gli studi al Collegio diocesano di Roma Redemptoris Mater e ora l’ordinazione presbiterale. Ma non solo Samuel. Infatti oggi ad essere ordinato con lui un altro giovane proveniente da una carriera particolare: un regista.

Colpisce anche la storia di Salvatore Lucchesi, di 43 anni. Siciliano di Aci Catena, in provincia di Catania, per don Salvatore, la chiamata è arrivata in età matura. Un lavoro da barista ad Acireale, una fidanzata, le uscite con gli amici, una vita come quella di tanti ragazzi della sua età ma un vuoto che all’improvviso arriva e che non si è in grado di decifrare, si sa solo che – seppur bella e confortevole – non è la vita alla quale siamo stati chiamati.

«Il Signore ha avuto tanta misericordia di me», racconta all’Agi. «Grazie a questa misericordia, dopo un lungo e non facile percorso, è arrivata la vocazione». Salvatore era contento del suo lavoro, dove al banco del bar, durante il servizio, chiacchierava con tanta gente e si confrontava con molteplici «realtà del mondo».

Entrambi sono tra i 9 diaconi a cui il Papa ha conferito oggi l’ordine del presbiterato: sei provenienti dal Pontificio Seminario Romano Maggiore, due dal Collegio Diocesano Redemptoris Mater e uno dal Seminario della Madonna del Divino Amore. Concelebrano con il Papa il Cardinale Vicario di Roma Angelo De Donatis e i Vescovi ausiliari.

I novelli sacerdoti – ha detto il Papa nell’omelia – «saranno Pastori del Santo Popolo fedele di Dio, che vanno col Popolo di Dio, nel gregge. Si parlava di carriera ecclesiastica, questa non è carriera: è un servizio come lo stesso che ha fatto Dio al suo Popolo. Lo stile da seguire è quello di vicinanza, compassione e tenerezza«.

Ricordate – ha aggiunto «le quattro vicinanze del prete: vicinanza con Dio nella preghiera, parlare con il Signore, Lui si è fatto vicino a noi con il suo Figlio. Il sacerdote che non prega spegne il fuoco dello Spirito. La seconda, è quella al Vescovo. Nel Vescovo avrete l’unità, siete collaboratori del vescovo. Terza vicinanza sia tra voi: vi suggerisco di non sparlare di un fratello sacerdote, siate uomini e ditelo in faccia, non cadete nel pettegolezzo, ci sia unità tra voi. E siate vicini al Santo Popolo fedele di Dio. Nessuno ha studiato per diventare sacerdoti, voi siete state eletti, presi dal Popolo di Dio. Non dimenticate da dove siete venuti, non perdete il fiuto del Popolo di Dio. Siate sacerdoti di popolo, non chierici di stato».

agenzie/red

25 Aprile 2021 | 13:41
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