udienza

Il Papa: «fraternità, concordia e riconciliazione» per i cattolici cinesi

Papa Francesco ha espresso l’auspicio che i cattolici cinesi «sappiano compiere gesti concreti di fraternità, concordia e riconciliazione, in piena comunione con il Successore di Pietro», a conclusione dell’udienza generale in piazza San Pietro, in occasione della quale ha iniziato un nuovo ciclo di catechesi dedicato alla Confermazione (Cresima). 

 

«Domani, 24 maggio, ricorre l’annuale festa della Beata Vergine Maria «Aiuto dei cristiani» , particolarmente venerata nel santuario di She Shan, presso Shanghai , in Cina», ha ricordato Jorge Mario Bergoglio al momento dei saluti conclusivi. «Tale ricorrenza – ha proseguito – ci invita ad essere uniti spiritualmente a tutti i fedeli cattolici che vivono in Cina. Per loro preghiamo la Madonna, perché possano vivere la fede con generosità e serenità, e perché sappiano compiere gesti concreti di fraternità, concordia e riconciliazione, in piena comunione col Successore di Pietro». «Carissimi discepoli del Signore in Cina – ha concluso il Papa rivolgendosi direttamente a loro – la Chiesa universale prega con voi e per voi, affinché anche tra le difficoltà possiate continuare ad affidarvi alla volontà di Dio. La Madonna non vi farà mai mancare il suo aiuto e vi custodirà col suo amore di madre». 

 

Nel corso della catechesi, Papa Francesco, che la settimana scorsa aveva concluso un ciclo dedicato al Battesimo, ne ha iniziato uno incentrato sul sacramento della Confermazione. «Ai suoi discepoli», ha spiegato il Pontefice argentino, «Gesù ha affidato una missione grande: «Voi siete il sale della terra, voi siete la luce del mondo». Sono immagini che fanno pensare al nostro comportamento, perché sia la carenza sia l’eccesso di sale rendono disgustoso il cibo, così come la mancanza o l’eccesso di luce impediscono di vedere. Chi può davvero renderci sale che dà sapore e preserva dalla corruzione, e luce che rischiara il mondo, è soltanto lo Spirito di Cristo! E questo è il dono che riceviamo nel Sacramento della Confermazione, che noi chiamiamo cresima», ha detto il Papa.  

 

«Senza la forza dello Spirito Santo non possiamo fare nulla, è lo Spirito che ci permette di andare avanti», ha sottolineato Francesco, «come tutta la vita di Gesù fu animata dallo Spirito, così pure la vita della Chiesa e di ogni suo membro sta sotto la guida del medesimo Spirito». E la Pentecoste, celebrato domenica scorsa, «è per la Chiesa ciò che per Cristo fu l’unzione dello Spirito ricevuta al Giordano, ossia l’impulso missionario a consumare la vita per la santificazione degli uomini, a gloria di Dio. Se in ogni sacramento opera lo Spirito, è in modo speciale nella Confermazione che «i fedeli ricevono come dono lo Spirito Santo»», ha proseguito Bergoglio citando Paolo VI. «Nel momento di fare unzione il vescovo dice questa parola: ricevi lo Spirito santo che ti è stato dato in dono, e tutti noi abbiamo lo Spirito dentro, è ne nostro cuore e nella nostra anima e ci guida nella vita perché diventiamo sale giusto e luce giusta per gli uomini. 

 

Se nel Battesimo è lo Spirito Santo a immergerci in Cristo, nella Confermazione è il Cristo a colmarci del suo Spirito, consacrandoci suoi testimoni, partecipi del medesimo principio di vita e di missione, secondo il disegno del Padre celeste. La testimonianza resa dai confermati manifesta la ricezione dello Spirito e la docilità alla sua ispirazione creativa. Ma – ha concluso il Papa – come si vede che abbiamo ricevuto il dono dello Spirito? Semplicemente se compiamo le opere dello Spirito, se pronunciamo parole insegnate dallo Spirito. La testimonianza cristiana consiste nel fare solo e tutto quello che lo Spirito di Cristo ci chiede, concedendoci la forza di compierlo». 

 

Il Papa ha salutato tra gli altri i pellegrini ucraini presenti oggi in piazza San Pietro, che hanno partecipato al 60esimo Pellegrinaggio Militare Internazionale a Lourdes: «Incessantemente – ha assicurato Francesco – prego il Signore affinché guarisca le ferite inflitte dalla guerra e doni la sua pace alla cara terra ucraina. Dio vi benedica tutti!».

Iacopo Scaramuzzi – VaticanInsider

23 Maggio 2018 | 14:10
Tempo di lettura: ca. 2 min.
cina (108), PapaFrancesco (1456), udienzagenerale (53)
Condividere questo articolo!