Il dramma del gesuita padre Stan Swany incarcerato in India e gravemente malato

Ci sono notizie che gridano giustizia. Questa è di quelle e riguarda la sorte di padre Stan Swany gesuita indiano di 84 anni, malato di parkinson e incarcerato da ormai 220 giorni nella prigione di Taloja, a Mumbai.

Padre Stan è stato arrestato per aver difeso i diritti della minoranza tribale degli Adivasi, nel Jhakarland indiano, dagli abusi dei latifondisti e delle forze dell’ordine. Come altri 15 attivisti – intellettuali, accademici, artisti, avvocati –, padre Stan è accusato di terrorismo in base alla legge «Unlawful activities prevention act», varata dal governo nazionalista di Narendra Modi nell’agosto 2019.

Nell’India intrappolata dalla pandemia ora giungono notizie drammatiche sulla salute del gesuita che avrebbe contratto, se non il Covid-19 (i tamponi pare siano scarsi nel carcere) sicuramente una grave infezione. Con una capacità per 2.124 detenuti, il carcere di Taloja ne contiene almeno 3.500. Il distanziamento è, dunque, impossibile. Come documenta Lucia Capuzzi su Avvenire del 15 maggio 2021: «Il 3 maggio, l’accademico anti-caste Hany Babu – uno del «gruppo dei sedici» – ha contratto un’infezione all’occhio. Quando, dopo dieci giorni di richieste inascoltate, è stato finalmente portato in ospedale, aveva ormai perso la vista. Gli esami hanno, inoltre, rivelato che il docente dell’Università di Delhi è malato di Covid. Sudhir Dhawale, un altro «dei 16», condivide il padiglione con otto detenuti positivi: né lui né il resto degli attivisti incarcerati è stato vaccinato. Oltre alla carenza di spazi per l’isolamento e i tamponi, nella struttura mancano anche di medici specializzati, farmaci e dispositivi di protezione». Di fronte alla drammatica situazione si sono ripetute in queste settimane gli appelli dei parenti e amici dei 16 intellettuali incarcerati con la stessa condanna di padre Stan.

Il 22 marzo, il giudice anti-terrorismo ha respinto l’ennesima richiesta di padre Stan. Uno spiraglio per quest’ultimo si è aperto con la decisione dell’Alta corte di Mumbai, di fronte alle proteste della difesa, di ordinare degli accertamenti sulla salute del gesuita. Gli esami dovrebbero svolgersi dalla prossima settimana. Potrebbe, però, essere già tardi.

16 Maggio 2021 | 13:58
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