Il porporato americano Burke, tra i quattro scriventi i dubia
Chiesa

Il cardinale Burke si distanzia da Steve Bannon

Forse si sta consumando un divorzio ideologico tra l’ex stratega di Trump, Steve Bannon, che dopo aver lasciato gli Stati Uniti si sta dedicando alla promozione del sovranismo e populismo nella vecchia Europa, insieme a non poche derive riguardanti la restaurazione  o invenzione che dir si voglia, di un cattolicesimo tradizionalista e, di nuovo, populista culminato con il tentativo di aprire il centro di studi cattolici Dignitatis Humanae nella Certosa di Trisulti in Ciociaria e il cardinale americano Burke. Il porporato americano, presidente onorario di Dignitatis Humanae ha  diffuso in queste ore un comunicato stampa nel quale prende le distanze dal centro di studi e da Bannon. Cosa si cela dietro a questo colpo di scena?

All’origine del diverbio c’è un articolo comparso su LifeSiteNews intitolato «Steve Bannon suggerisce di fare un film sull’omosessualità in Vaticano». La testata conservatrice statunitense, nota tra l’altro per avere pubblicato in inglese i comunicati dell’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti contro il Papa, monsignor Carlo Maria Viganò, riportava, nell’articolo ora rimosso, di un incontro avvenuto il 19 maggio all’hotel a cinque stelle Bristol a Parigi tra Martel, autore del libro che avrebbe offerto gli spunti al film e Bannon su iniziativa di quest’ultimo. Incontro, filtrato fino ad allora solo sul giornale francese Valeurs Actuelles, organizzato con l’aiuto di Benjamin Harnwell, «che lavora sia con Bannon che con il cardinale Raymond Burke». Secondo LifeSiteNews – che ha precisato di avere sottoposto l’articolo tanto a Bannon quanto a Martel prima della pubblicazione – Steve Bannon ha prospettato la trasposizione cinematografica del libro di Martel perché «la gente capirà le dimensioni del problema» ell’omosessualità in Vaticano «solo se lo vedranno» in schermo, mentre secondo Martel «se la maggioranza dei vescovi è omofila o gay, non ci sono soluzioni per cambiare la Chiesa senza cambiare profondamente la sua dottrina sul celibato, la castità e il matrimonio».

In un comunicato rilanciato tramite il suo account Twitter, il cardinale Burke ha affermato: «Mi è stato segnalato un articolo online di LifeSiteNews – ora rimosso – intitolato «Steve Bannon suggerisce di fare un film sull’omosessualità in Vaticano» nel quale viene insinuato che in qualche modo, tramite il mio essere associato col signore Benjamin Harnwell del Dignitatis Humanae Institute, ero coinvolto in un incontro tra il signor Bannon e il signor Frederic Martel, autore del libro In the Closet of the Vatican (Sodoma nell’edizione italiana, ndr) per promuovere una versione cinematografica del libro del signor Martel. LifeSiteNews non mi ha contattato per verificare la possibilità del mio coinvolgimento. Dato il contenuto complessivo dell’articolo e date diverse affermazioni fatte dal signor Bannon nell’articolo, devo chiarire quanto segue: non concordo in alcun modo con la valutazione del signor Bannon sul libro in questione. Inoltre, non sono assolutamente dell’idea che questo libro dovrebbe essere trasposto in film. Sono in completo disaccordo con una serie di affermazioni del signor Bannon per quanto riguarda la dottrina e la disciplina della Chiesa cattolica romana. Soprattutto, trovo discutibile la sua affermazione che mette in discussione la disciplina della Chiesa sulla continenza perpetua per il clero, in accordo con l’esempio e il desiderio di Cristo, Capo e Pastore della Chiesa. Non ho mai lavorato con il signor Bannon nella sua organizzazione e non lo sto facendo al momento. L’ho incontrato occasionalmente per discutere la dottrina sociale della Chiesa relativamente ad alcune questioni politiche, ma non faccio parte della sua organizzazione. Incontrandolo, così come quando ho incontrato altri leader politici, ho tentato di adempiere alla mia missione di prete di insegnare la fede e la morale per il bene comune. Sono stato coinvolto con il Dignitatis Humanae Institute per alcuni anni per il suo lavoro a sostegno dei cristiani nella vita pubblica che agiscono in rispetto della legge morale e, dunque, promuovono il bene comune. Alcune settimane fa, sono stato nominato presidente onorario dell’istituto. In tempi recenti, l’istituto è divenuto sempre più identificato con il programma politico del signor Bannon. Mentre mi sono appellato all’istituto affinché tornasse ai suoi propositi iniziali, esso non lo ha fatto, come è evidente nel suo coinvolgimento in questa ultima iniziativa del signor Bannon. Ho, pertanto, terminato, con effetto immediato, ogni relazione con il Dignitatis Humanae Institute».

Così si conclude il comunicato del cardinale che auspichiamo serva a fare chiarezza in tutta questa complessa vicenda politica, religiosa e anche scandalistica.

 

Il porporato americano Burke, tra i quattro scriventi i dubia
27 Giugno 2019 | 11:18
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