II Domenica di Quaresima: il commento al Vangelo

L’incoraggiamento che Dio ci dà

Calendario romano: Matteo 17, 1-9

«Redemptoris mater», Madre del Redentore, è un’enciclica del 1987 pubblicata da Giovanni Paolo II. Proprio dal titolo di quel documento il papa polacco trasse ispirazione per assecondare le numerose richieste di percorsi vocazionali legati all’apostolato di missione, giunte da tempo a Roma da seminaristi aderenti al Cammino Neocatecumenale. E così Papa Wojtyla promosse, nel 1988, l’erezione del primo seminario diocesano «Redemptoris Mater» proprio nella città eterna. Pur non essendo seminari del Cammino Neocatecumenale, da statuto prevedono che i seminaristi aderiscano al percorso di queste comunità. Che oltre ad essere missionario è internazionale, con giovani da tutto il mondo: la loro destinazione, salvo casi particolari, non può essere scelta, solo accettata. Ma è anche diocesano: i preti formati sono, quindi, dipendenti dal vescovo. Ad oggi esistono oltre cento «Redemptoris Mater» in tutto il mondo. Uno è proprio a Melano, e anche questa settimana il suo rettore, don Mario Trulio, è con Dante Balbo di fronte alla telecamere di Caritas Ticino. E qui, dice Dante Balbo, l’ascesa al monte è la metafora azzeccata per il popolo di Israele che, dopo il deserto, sale al monte di Dio. «La trasfigurazione è un momento molto bello: Dio si presenta ai discepoli, rivela suo figlio» spiega don Mario «come Lui aveva provveduto al popolo nel deserto, sostenendone coraggio e determinazione, così lo ha fatto nel dare all’umanità il dono più grande: suo figlio». Perché, si chiede Dante Balbo, i discepoli ricevettero l’indicazione di tenere nascosto il loro straordinario incontro? «Non era ancora il momento, per una simile manifestazione. È come quando riceviamo, nel battesimo, lo Spirito Santo. Non vediamo realmente il suo operato fino a quando, per noi, non sarà giunto il momento ».

Cristiano Proia, dalla rubrica televisiva Il Vangelo in casa di Caritas Ticino in onda su TeleTicino e online su YouTube

La fede è per tutti, senza discriminazioni

Calendario ambrosiano: Gv 4, 5-42

Lunga questa pagina evangelica, come lunga la conversazione di Gesù con questa donna senza nome, presso il pozzo. Gesù prende tempo, nell’ora più calda del giorno, per accompagnare il cammino della donna alla scoperta del suo misterioso interlocutore. Diversi i titoli che la donna adopera per designare il suo interlocutore. Aveva semplicemente designato Gesù come un Giudeo, un nemico appunto. Ma poi si chiede se quest’uomo non sia più grande del patriarca Giacobbe. E più avanti è persuasa di avere di fronte a sé un profeta. Addirittura nasce in lei il sospetto che il suo misterioso interlocutore sia il Messia. Al termine sarà la gente del villaggio a riconoscere: «Questi è veramente il Salvatore del mondo». Davvero questa pagina è cammino di fede, itinerario alla scoperta di Gesù che accompagna il lento, progressivo cammino della donna. Vuol dire che anche i frammenti di verità possono essere i passi di questo itinerario. Non disprezziamo i tentativi incerti, possono essere i passi, i gradini di una lunga ascesa. Non cediamo all’intolleranza e al fanatismo nei confronti di chi ancora non è giunto alla pienezza della fede. Al termine del dialogo la decisione da parte della donna di raccontare a tutti questo incontro. E qui l’Evangelista ha una piccola annotazione: «Lasciata la brocca…». La brocca era necessaria nella povera economia domestica per custodire il bene prezioso dell’acqua; ma quanto è avvenuto presso il pozzo ha così cambiato la vita della donna da farle dimenticare l’acqua e la brocca per andare, presto, a chiamare tutti all’incontro con Gesù. Interlocutrice di questo dialogo è una donna, anzi una Samaritana. C’è una carica di provocazione in questa scelta di una donna, una donna straniera, una donna dal passato poco raccomandabile per farne modello esemplare del vero discepolo e prima testimone della fede. Il cammino della fede è aperto a tutti, senza discriminazione alcuna. In questa donna che non ha nome, tutti possiamo riconoscerci.

8 Marzo 2020 | 06:47
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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