Maria Laura e Sebastiano Pron.
Ticino e Grigionitaliano

Haiti: i coniugi Pron dal Ticino in missione sull’isola caraibica

È già trascorso un anno dal loro arrivo nell’isola di Haiti. Una scelta coraggiosa quella di Maria Laura e Sebastiano Pron, due giovani coniugi ticinesi che hanno deciso di spendere alcuni anni del loro cammino nella missione che la diocesi di Lugano svolge in collaborazione con la diocesi haitiana di Anse-à-VeauMiragoâne. Basta sentirli al telefono per capire che mai scelta fu più azzeccata: il loro entusiasmo attraversa chilometri di oceano, il loro coinvolgimento nei progetti che stanno portando avanti giunge dritto ai lettori che fedelmente li seguono sul loro blog. Fin da subito i due giovani si sono trovati in grande sintonia con Francisco Fabres, il terzo membro dell’equipe diocesana presente ad Haiti da più di tre anni, intervistato dalla redazione di catt.ch pochi mesi fa (leggi qui l’articolo). «Ognuno di noi ha un ruolo preciso nei progetti che stiamo portando avanti», ci spiegano. Insieme riescono bene a collaborare a vantaggio della popolazione con cui lavorano.

L’impegno nella sanità

Maria Laura, essendo medico di professione, è stata impegnata fin da subito nei progetti in ambito sanitario: «Il sistema ospedaliero – racconta Maria Laura – è estremamente carente, è lento e disorganizzato, e assicura l’assistenza solamente a chi può permetterselo economicamente. Il personale è formato male e non lavora con professionalità. Per fortuna la pandemia qui è arrivata in maniera molto lieve». La giovane ticinese è stata fin da subito coinvolta nel progetto della Caritas diocesana sulla malnutrizione, che si svolge nel dispensario locale. «Con tanta pazienza, con l’ascolto e la supervisione sono riuscita a poco a poco a entrare nella realtà haitiana e a ridare vita a questo centro. Insieme alle infermiere abbiamo fatto un grande lavoro di riordino e di riorganizzazione degli spazi per poter lavorare in modo più efficiente. Sono partiti poi corsi di sensibilizzazione rivolti alle mamme sul tema dell’igiene e della corretta alimentazione», un aspetto quest’ultimo molto delicato e sconosciuto alla popolazione. Recentemente infatti «il Paese ha subìto una gravissima crisi politica che ha causato il blocco totale dei commerci e di conseguenza tanta povertà; un anno fa circa la popolazione stava iniziando a riprendersi, poi è arrivata la pandemia a peggiorare nuovamente la situazione».

La formazione dei docenti

Sebastiano, in quanto insegnante di professione, è invece occupato nella formazione dei docenti: «scopo di tale progetto – ci spiega – è innanzitutto quello di formare altri formatori, cercando di cambiare la mentalità e l’approccio pedagogico». Basta guardare la situazione delle scuole per capire che si tratta di un progetto molto ambizioso: le scuole del Paese, infatti, sono in uno stato davvero molto precario, «caratterizzato da una completa assenza di infrastrutture e materiale didattico e soprattutto dalla mancanza di formazione dei docenti. Molti di essi, in particolare quelli delle scuole parrocchiali, non hanno neanche terminato gli studi». La formazione portata avanti dai volontari ticinesi avviene in tre ambiti: «quello pedagogico, curato da me; quello sanitario, in cui Maria Laura si occupa di formare i docenti all’igiene, all’alimentazione e all’educazione sessuale; quello legato alla comunità, in cui Francisco si occupa di formare la popolazione a prendere coscienza dell’importanza della scuola».

Un’esperienza di coppia

Sebastiano e Maria Laura sembrano aver trovato una loro dimensione non solo individuale, con la pratica delle loro professioni, ma anche di coppia: «è molto bello perché ci sosteniamo a vicenda, condividiamo le nostre esperienze e portiamo la nostra silenziosa testimonianza alle persone che incontriamo», prosegue Maria Laura. La famiglia e la coppia sono concetti che ad Haiti hanno un valore molto diverso: «tanti isolani non sono sposati, ma convivono in maniera molto flessibile. Spesso le donne vengono abbandonate dai loro compagni appena questi trovano un’altra donna e con lei formano una nuova famiglia. È una mancanza di fedeltà che ci impressiona molto, perché così la donna viene considerata un essere di poco valore. Per noi è dunque importante poter portare la nostra testimonianza di coppia, di fedeltà e di unione». Intanto, i coniugi Pron si stanno preparando a vivere il Natale, «una festa – ci dicono – non così sentita dalla comunità locale. Ma per noi qui è Natale ogni giorno: ogni volta che andiamo a visitare le famiglie povere incontriamo il Bambino Gesù con Maria e Giuseppe, o spesso solo con Maria. Anche se non vivremo il Natale tradizionale, ci sembra sicuramente di sentirne di più il senso oggi in questo contesto» fatto di essenzialità e lontano dal consumismo.

Silvia Guggiari

Maria Laura e Sebastiano Pron.
21 Dicembre 2020 | 07:30
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