Svizzera

Giustizia e Pace pro naturalizzazione agevolata

I giovani stranieri della terza generazione che sono integrati da tempo in Svizzera, «hanno il diritto di farsi naturalizzare più facilmente». Lo scrive, in vista della votazione popolare del 12 febbraio, Giustizia e Pace, la commissione consultativa etica e sociale della Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS).
«Questi nostri giovani concittadini avvertono un legame più forte con la Svizzera che con il paese d’origine dei loro nonni. La Svizzera è la loro madrepatria, eppure non hanno il passaporto rossocrociato. Da un profilo d’etica sociale – si legge nella presa di posizione di Giustizia e Pace- occorre offrire a questi giovani le stesse prospettive che ai loro coetanei svizzeri. Abbiamo bisogno delle loro competenze, talenti e impegno».
Una naturalizzazione agevolata sarebbe «un segnale forte di riconoscimento del loro apporto al benessere della società». Inoltre, molti giovani stranieri «sono integrati ed impegnati nelle varie Chiese. Non ci si potrebbe immaginare la vita della Chiesa senza di loro».
Il link al comunicato di Giustizia e Pace:
6 Febbraio 2017 | 09:28
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