I ragazzi ticinesi a Taizè durante l'ultimo pellegrinaggio.
Diocesi

Giovani ticinesi a Taizé per una nuova energia spirituale

Il fascino della cittadella ecumenica fondata dallo svizzero padre Roger Schutz (1915 – 2005) verso le nuove generazioni è innegabile. Sarà che a Taizè sono i canoni, la centralità della Parola di Dio, l’atmosfera speciale che vi si vive … questo e altro ancora per un mix di energia positiva che i ragazzi di tutta Europa prediligono tanto da aver eletto la località francese in Provenza a centro di spiritualità e tappa quasi obbligatoria per chi su Dio si fa delle domande e vuole capire come incontrarlo. Con questi e altri sentimenti nel cuore sono a Taizé una ventina di giovani partiti ieri dal Ticino accompagnati da don Rolando Leo assistente di Pastorale giovanile della Diocesi di Lugano. Saranno raggiunti giovedì da don Carlo Vassalli e da un altro partecipante. «Il gruppo è eterogeneo – ci spiega don Carlo Vassalli – composto da ragazzi che sono già stati a Taizè e da altri che scoprono in queste ore la storia, la spiritualità e le opportunità di crescita che offre questo luogo». Con i ragazzi ticinesi ci sono anche due giovani di Palavra Viva l‘esperienza di vita comunitaria religiosa proveniente dal Brasile, che ha anche una comunità a Lugano. Taizè è una meta ormai fissa nel calendario della Pastorale giovanile della Diocesi di Lugano, tanto che quasi ogni anno a Pasqua e in estate dei gruppi di ragazzi ticinesi come quelli appena partiti vi si recano, zaino in spalla.

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I ragazzi ticinesi a Taizè durante l'ultimo pellegrinaggio.
13 Agosto 2018 | 06:30
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Ecumenismo (173), giovani (724)
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