Gerusalemme, Pizzaballa: «Condanniamo ogni violenza e uso cinico di vite umane»

Davanti alla «ennesima esplosione di odio e violenza, che sta insanguinando ancora una volta la Terra Santa», dopo gli scontri di ieri a seguito dell’apertura dell’Ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme che hanno provocato numerosi morti e feriti, il Patriarcato latino prende posizione e condanna duramente «ogni forma di violenza, ogni uso cinico di vite umane e di violenza sproporzionata».

 

In una nota diffusa oggi, l’arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, scrive: «La vita di tanti giovani ancora una volta è stata spenta e centinaia di famiglie piangono sui loro cari, morti o feriti. Ancora una volta, come in una sorta di circolo vizioso, siamo costretti a condannare ogni forma di violenza, ogni uso cinico di vite umane e di violenza sproporzionata. Ancora una volta siamo costretti dalle circostanze a chiedere e gridare per la giustizia e la pace! Questi comunicati di condanna ormai si ripetono, simili ogni volta l’uno all’altro».

 

L’arcivescovo invita tutta la comunità cristiana della diocesi «ad unirsi in preghiera per la Terra Santa, per la pace di tutti i suoi abitanti, per la pace di Gerusalemme, per tutte le vittime di questo interminabile conflitto». L’occasione sarà una veglia per la pace indetta per sabato prossimo 19 maggio, vigilia di Pentecoste, alle 17, nella chiesa di St. Etienne (École Biblique).

 

«Invito inoltre tutta la diocesi – parrocchie, comunità religiose, associazioni e movimenti – in questi giorni di preparazione alla solennità di Pentecoste a dedicare una giornata di preghiera e digiuno per la pace di Gerusalemme e a fare in modo che la liturgia del giorno di Pentecoste sia accompagnata dalla preghiera per la pace», scrive Pizzaballa. E conclude: «Dobbiamo veramente pregare lo Spirito affinché cambi il nostro cuore per meglio comprendere la Sua volontà e darci la forza di continuare ad operare per la giustizia e la pace!».

 

Lo stesso invito l’amministratore apostolico del Patriarcato latino lo ha ripetuto al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, durante una intervista in cui ribadisce che: «L’odio e la violenza si possono disinnescare solo con il dialogo. Mi rendo conto che parlare di dialogo in questo momento è qualcosa di lontano dalla situazione reale. Noi come Chiesa abbiamo deciso di fare pochi comunicati perché ormai sono diventati tutti uguali. Basterebbe fare una fotocopia di quelli che abbiamo fatto poco tempo fa».

 

«La giornata di ieri è stata una giornata tristissima», ha aggiunto Pizzaballa. «Purtroppo è l’ennesimo episodio di un lungo percorso di odio e violenza che ha visto la morte di quasi 60 persone e migliaia di feriti. È una situazione anche paradossale perché da una parte si celebrava una grande festa con il trasferimento dell’ambasciata Usa e dall’altra parte la tragedia e il massacro. È una fotografia che dice bene della situazione paradossale e drammatica di enorme lontananza e distanza che c’è in questo terribile e interminabile conflitto».

 

«Il dialogo tra israeliani e palestinesi – ha concluso il presule – già da molto tempo non c’era. La mancanza di dialogo, la sfiducia profonda che si è creata tra le due parti, l’odio e il rancore sono sfociati nell’ennesimo episodio di violenza che purtroppo temo non sia finita».

VaticanInsider

16 Maggio 2018 | 19:00
Tempo di lettura: ca. 2 min.
Condividere questo articolo!