Francia: vescovi pronti ad una dismissione dei beni per risarcire le vittime di abusi

La richiesta a papa Francesco di inviare una equipe di «visitatori» per verificare l’operato della Chiesa in Francia in materia di protezione dei minori e, se necessario, «dare seguito» a quanto emerge dalla visita. E la decisione di prendere dalle «riserve» della Chiesa, beni immobiliari e mobiliari, per coprire i costi dei risarcimenti alle vittime. Sono le »misure» più forti contenute nel pacchetto delle decisioni prese e votate dalla «grande maggioranza, superiore ai due terzi» dai vescovi francesi riuniti a Lourdes per l’assemblea plenaria. A presentare in conferenza stampa le misure prese sono stati il presidente e i due-vice presidenti della Conferenza episcopale, mons. Éric de Moulins-Beaufort, mons. Dominique Blanchet e mons. Olivier Leborgne. Rispondendo alla domanda di una giornalista in merito alla richiesta di dimissioni che era stata sollevata in Francia subito dopo la pubblicazione un mese fa del Rapporto Ciase, così ha detto mons. Olivier Leborgne, vescovo di Arras: «abbiamo preso la decisione di chiedere al Papa di inviarci dei visitatori perché possano valutare ciò che è successo. Siamo pronti a farci carico di tutte le conseguenze che saranno necessarie».

I vescovi che avevano annunciato anche di ritenere coinvolta moralmente tutta l’Istituzione della Chiesa in Francia in questo ampio scandalo pedofilia, hanno poi deciso di «dismettere», se necessario, i beni immobiliari e mobiliari della Conferenza episcopale francese e delle diocesi per far fronte al risarcimento delle persone vittime. «Abbiamo deciso di prendere dalle nostre riserve di sicurezza – spiega mons. Dominique Blanchet, vescovo di Créteil – per evitare di usare i fondi che vengono dati dai donatori e sono riservati esclusivamente alla missione. Ci sembra un modo per implicarci come istituzione nella riparazione». La plenaria ha poi deciso la creazione di una «istanza nazionale indipendente di riconoscimento e riparazione» che sarà guidata da una donna: si tratta di Marie Derain de Vaucresson, una giurista specializzata in difesa dei bambini. Da Lourdes, inoltre, prenderanno l’avvio dei «gruppi di lavoro», la cui missione è proseguire le discussioni avviate a Lourdes su vari temi, dalla confessione alla formazione dei futuri preti alla partecipazione dei laici ai lavori della Conferenza episcopale. Tra le misure particolari prese in questa plenaria, figura la richiesta da parte dei vescovi che ci sia sempre e almeno una donna nel «consiglio» di ogni seminario e casa di formazione e che venga istituito un «tribunale penale canonico nazionale» che prenderà funzione a partire dal 1 aprile 2022.

agenzie/red

8 Novembre 2021 | 20:37
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