Papa Wojtyla - San Giovanni Paolo II.
Commento

Faustina Kowalska, segretaria della Divina Misericordia – Devi parlare al mondo

2016-03-30 L’Osservatore Romano
Santa Faustina Kowalska, apostola, profetessa e mistica, è una delle figure più straordinarie del nostro tempo. La sua vita, la sua missione e i suoi scritti hanno ispirato milioni di persone a confidare nella Divina Misericordia di Gesù.

In occasione della sua beatificazione, Papa Giovanni Paolo II ha dichiarato che questa donna è stata la grande apostola del XX secolo. E forse un giorno si potrà anche affermare che è stata una grande profetessa di tale secolo.

Il santuario della Divina Misericordia a Łagiewniki (Cracovia)

Benché santa Faustina sia andata a scuola per meno di due inverni dopo il compimento dei 12 anni, ci ha lasciato un diario spirituale che è entrato a pieno titolo fra le grandi opere della letteratura mistica, come recita il paragrafo biografico contenuto nella Liturgia delle Ore alla data della sua festa, il 5 ottobre. L’eminente teologo che ha lavorato per quasi un decennio all’analisi degli scritti di santa Faustina, al termine dello studio ha dichiarato che è «ormai evidente che la natura di queste rivelazioni è esclusivamente sovrannaturale…». E ha concluso che, «per questo motivo, ogni fedele sarà edificato dalla lettura e dalla meditazione degli scritti di Elena Faustina, e si santificherà seguendone l’esempio».

La missione di apostola svolta da santa Faustina nella diffusione della devozione a Gesù per la Sua Divina Misericordia è ben nota ai molti fedeli che hanno letto il suo Diario e gli scritti sulla Divina Misericordia che dal Diario traggono spunto. Eppure, sono molto pochi i fedeli consapevoli anche del ruolo profetico che questa religiosa ha avuto nella vita della Chiesa.

A questo riguardo, vale la pena richiamare la dichiarazione resa da Papa Giovanni Paolo II durante il suo pellegrinaggio in Polonia nel giugno del 1997: «Ringrazio la Divina Provvidenza per avermi permesso di contribuire personalmente al compimento della volontà di Cristo attraverso l’istituzione della Festa della Divina Misericordia». Dal momento che una parte integrante del messaggio della Divina Misericordia, di cui il Santo Padre ha parlato in due importanti occasioni, è l’istituzione nella Chiesa della Festa della Divina Misericordia, dobbiamo essere coscienti del significato di una simile affermazione da parte del Santo Padre. Nella fattispecie, la sua azione è stata una risposta papale pubblica alla richiesta divina formulata mediante una rivelazione privata, in questo caso a santa Faustina.

Anche i predecessori di Papa Giovanni Paolo II, Leone XIII, Pio XII e Paolo VI, solo per citarne alcuni, hanno compiuto degli atti carichi di significato per la Chiesa universale che sono giunti loro per la via profetica, ossia attraverso delle rivelazioni private. Possiamo dunque dire che l’istituzione della Festa della Divina Misericordia è «giustificata da una teologia della profezia che trova posto nell’economia della Nuova Alleanza, ossia nel governo della Chiesa da parte della gerarchia», come ha così bene dimostrato fra Joseph de Sainte-Marie, ocd, nelle sue Riflessioni sull’atto della consacrazione a Fatima compiuto da Papa Giovanni Paolo II il 13 maggio 1982.

Credo che oggigiorno sia importante essere consapevoli del posto che la profezia occupa nella vita della Chiesa. Occorre riconoscere che questa modalità con cui Dio parla al Suo popolo ha valore per la Nuova Alleanza, come ha affermato con grande vigore san Paolo in diversi passi dei suoi scritti. Basterà ricordarne due: «[La Chiesa] è edificata sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti» (Efesini 2, 30), ossia i profeti del Nuovo Testamento, come indicato nel contesto. E: «Non spegnete lo spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono» (2 Tessalonicesi 5, 19-20). Con l’espressione «tenete», san Paolo impartisce un ordine.

di Seraphim Michalenko

Papa Wojtyla – San Giovanni Paolo II.
1 Aprile 2016 | 09:18
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