Esce regolarmente a maggio l’inserto «Donne Chiesa Mondo» de L'Osservatore Romano

L’inserto mensile «Donne Chiesa Mondo» uscirà regolarmente nel mese di maggio. A comunicarlo è L’Osservatore Romano, rendendo noto che si è costituito un Comitato di redazione, coordinato da Rita Pinci e costituito, oltre a quest’ultima, dai seguenti membri: Francesca Bugliani Knox, Elena Buia Rutt, Yvonne Dohna Schlobitten, Chiara Giaccardi, Shahrzad Houshmand Zadeh, Amy-Jill Levine, Marta Rodríguez Díaz, Giorgia Salatiello, Carola Susani. In redazione: Giulia Galeotti, Silvia Guidi, Valeria Pendenza, Silvina Pérez. «Sono felice di questo incarico, è una cosa che non mi aspettavo e inizialmente sono rimasta sorpresa dalla proposta del direttore de L’Osservatore Romano, Andrea Monda», dichiara la nuova coordinatrice, dopo le dimissioni di Lucetta Scaraffia: «Sia perché ha pensato a me. Sia per la totale libertà che ha assicurato a me e al Comitato di Direzione».
«Seguo fin dall’inizio Donne Chiesa Mondo e ritengo che la Chiesa abbia bisogno dello sguardo e della voce delle donne che rappresentano più della metà dei fedeli», prosegue Pinci: «Non sono una teologa, una storica della Chiesa, una esperta di questioni vaticane. Sono una giornalista, sono una persona credente. Mi viene chiesto di mettere la mia esperienza a disposizione di una comunità e di un giornale che ho letto sempre con interesse, e credo che per me sia una grande opportunità umana, prima che professionale, poter aderire a questo progetto». «Il mio contributo – spiega la nuova coordinatrice – sarà principalmente quello di coordinare il Comitato di Direzione nel suo lavoro che sarà svolto in modo collegiale e in spirito di condivisione dei diversi talenti e competenze delle donne che vi partecipano e con le quali sono orgogliosa di condividere questo tratto di strada nel solco di un percorso che per me è iniziato prima ancora di quello professionale,
nei primi anni di università, quando ho cominciato a condividere alcune fondamentali tematiche del movimento delle donne».
Giornalista, laureata in Sociologia, Rita Pinci ha iniziato come corrispondente de Il Messaggero, dove ha lavorato per oltre venti anni. Ne è stata caporedattore centrale e successivamente vicedirettore, prima donna italiana a rivestire questi ruoli in un grande quotidiano nazionale d’informazione. In seguito, è stata vicedirettore del portale web di Rcs-Hdp, ha diretto il magazine Specchio de La Stampa, è stata vicedirettore dei settimanali Panorama e Chi. Ha lavorato all’Huffington Post Italia e collaborato come autore alla trasmissione In mezz’ora, in onda la domenica su Rai 3. Attualmente lavora per Tv2000.

L’Osservatore Romano e gli altri media della Santa Sede traslocano

Tutta la «parte giornalistica» che fa riferimento ai media della Santa Sede – Osservatore Romano, Radio Vaticana, Ctv e Vatican News – si trasferirà a Palazzo Pio, e dunque fuori dalle Mura Leonine. Lo ha annunciato ai giornalisti il prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, Paolo Ruffini, precisando che «si tratta di un pezzo logistico della riforma dei media vaticani, che non riguarda solo l’Osservatore Romano», come hanno scritto oggi alcuni organi di stampa: «Stiamo cercando di riorganizzare i nostri spazi». «Il trasferimento non sarà immediato, sarà operativo tra circa un anno, per l’estate prossima», ha precisato Ruffini: «Lo abbiamo annunciato ieri, a Palazzo Pio, ai giornalisti e adesso ai redattori dell’Osservatore Romano», il quotidiano della Santa Sede che trasloca per la prima volta dopo 90 anni. Gli amministrativi e i tecnici si sposteranno nella Palazzina Leone XIII, dove è nata la Radio Vaticana e dove sono stati appena ultimati i lavori. A Palazzo Pio, ha annunciato il prefetto, «ci saranno degli spostamenti di piano» e ogni redazione sarà organizzata per «hub linguistici», con redattori della Radio Vaticana che collaboreranno con i redattori dell’Osservatore Romano delle rispettive sezioni linguistiche. Sono 34 le lingue «coperte» dalla Radio Vaticana, che stanno per diventare 35 con l’arrivo della sezione linguistica macedone.

(AgenSir/red)

30 Aprile 2019 | 17:30
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