Egitto. Chiesa copto cattolica: puntare su educazione, salute e welfare

Con il 97% delle preferenze, al-Sisi è stato riconfermato presidente dell’Egitto per altri 4 anni. Ha ottenuto oltre 21 milioni di voti mentre il suo sfidante, Moussa Mustafa Moussa, ha ricevuto circa 656mila preferenze, cioè il 2,92%, alle elezioni svoltesi dal 26 al 28 marzo. Tra i messaggi di auguri anche quello del Patriarca della Chiesa cattolica copta, Ibrahim Isaac Sidrak.  Nel telegramma di congratulazioni inviato ad al-Sisi, il Patriarca ha menzionato l’importanza di prendersi cura nei prossimi 4 anni dell’ambito educativo, dell’area della salute e del welfare. Ha anche invitato a prendersi cura dei giovani e dare loro la possibilità di partecipare al servizio del Paese, dice padre Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana, nella nostra intervista. Padre Rafic si sofferma anche sulla popolarità del presidente egiziano e sul suo lavoro per la sicurezza negli ultimi 4 anni.

Sulla situazione dei cristiani, spiega che non ci sono discriminazioni ufficiali fra musulmani e cristiani. Molto positiva è stata l’anno scorso la legge per la costruzione delle chiese: era una legge che i cristiani aspettavano da tempo. Dall’altra parte, i terroristi attaccano le chiese, provano a bruciarle. Quindi, non si può dire che c’è una discriminazione ma che c’è una mentalità, specialmente nelle aree povere, dove le persone devono cambiare mentalità. E’ un processo lungo…

Debora Donnini – VaticanNews

4 Aprile 2018 | 12:30
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Al-Sisi (1), egitto (55)
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