Commento

Dopo il Sinodo 2019 sull'Amazzonia, arriverà quello dedicato alle donne?

Il Papa in apertura del Sinodo appena concluso dedicato ai giovani, ha affermato che il metodo sinodale del pieno coinvolgimento dei fedeli e dei vescovi in un dialogo comune, deve essere franco. A tutti Francesco chiede di proporre liberamente e di esprimere le proprie idee. I giovani durante il presinodo di marzo 2018 lo hanno fatto e da quanto si apprende, questo è avvenuto anche nel Sinodo che si è appena concluso. Ora, il prossimo appuntamento sinodale sarà l’assemblea straordinaria dedicata all’Amazzonia, tra un anno. Eppure c’è un tema, che  il Sinodo appena terminato ha rilanciato nel documento finale dell’Assemblea sinodale. e che sarebbe bello -lo dico con franchezza- se venisse affrontato in un prossimo Sinodo: le donne. Si continua a parlare di approfondire una teologia sulla donna nella Chiesa ed in parte c’è chi lo ha fatto, si fanno riflessioni, si parla di genio femminile o di carisma femminile. Insomma, tra auspici, dati di fatto, testi elaborati, commissioni al lavoro come quella dedicata al diaconato, sembra però, per ora, mancare una visione d’insieme, un fondamento del ruolo e della missione della donna nella Chiesa che sia alla luce di una tradizione posta in dialogo, aperto e fecondo, con l’oggi. Senza questa visione unitaria e condivisa, ho il timore che il progressivo e costante coinvolgimento delle donne nei dicasteri vaticani, la loro partecipazione ai Sinodi come uditrici e i tanti altri ruoli che vivono nella Chiesa di oggi, dalle catechiste alle missionarie, risultino essere encomiabili, altamente doverosi ma forse non sufficienti. Ci vorrebbe, forse un cammino sinodale che proponga un ascolto delle istanze delle donne di tutti i continenti e della comunità ecclesiale tutta sulla donna e una risposta articolata e condivisa che divenga visione comune a tutta la Chiesa.    Quella della donna nella Chiesa e delle donne cattoliche nella società è una sfida duplice che implica qualcosa oggi di sempre più profondo in cui fondare tutto il resto che ne consegue. Perché, allora, non affrontare una riflessione di fondo sul genio femminile che non sia più solo frutto dell’intuizione di un qualche Papa, ma che coinvolga tutta la Chiesa in tutti i Continenti in un processo consultivo dapprima e decisionale successivamente?  Certamente -se questo sogno di cui scrivo si attuasse, potrebbero arrivare a Roma idee e spunti molto diversi, ma non è la differenza che si deve temere, piuttosto considerare scontato quello che forse oggi così scontato non è se si «tiene la contabilità» delle istanze che continuamente vengono a galla ogni qualvolta si parla di donna nella Chiesa, come è successo anche durante il Sinodo che si è appena concluso, sia nel documento finale, sia in qualche dissapore espresso per il voto non consentito alle religiose presenti in aula. C’è bisogno, forse, davvero, di un Sinodo dedicato alla donna, per maturare tutti insieme ancora di più e probabilmente per far maturare tutta la Chiesa in una visione sulla donna o meglio sulla corresponsabilità femminile e maschile insieme in rapporto alla fede, nella Chiesa, ma anche nella società di oggi.

29 Ottobre 2018 | 14:39
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