foto @emanueledimarco
Ticino e Grigionitaliano

Don Emanuele racconta la fase di consultazione sinodale dell'Oratorio di Lugano

Quella della consultazione sinodale è stata una’esperienza molto positiva per don Emanuele Di Marco, per i catechisti dell’Oratorio di Lugano e quindi per i bambini che con gioia hanno seguito le proposte pensate per far giungere anche a loro il messaggio sinodale.

«Abbiamo cercato di coinvolgere la nostra comunità in questa prima fase del cammino sinodale in tre modi», racconta don Emanuele, direttore dell’Oratorio. «Con un momento dedicato ai catechisti, durante il quale ci siamo soffermati sull’idea di comunione, sulle sfide di ogni giorno e sui compagni di cammino della fede; attraverso un incontro aperto a tutti, che purtroppo non ha sortito l’effetto desiderato, e con una proposta rivolta ai bambini».

Un’iniziativa, quella dedicata ai più piccoli, pensata dalla Rete Pastorale degli Oratori della diocesi coordinata da don Carlo Vassalli, e lanciata poi nelle singole comunità parrocchiali, come ci racconta don Di Marco: «Con la Rete Pastorale degli Oratori abbiamo cercato di riassumere le dieci tracce proposte dal Sinodo diocesano in una domanda molto semplice: «Sei felice di essere cristiano? Perché?». Al termine della fase di consultazione, abbiamo raccolto un buon numero di risposte, tutte molto interessanti: i bambini hanno espresso da un lato la gioia di essere cristiani unita al senso di protezione (»Gesù mi aiuta nelle difficoltà»), ma insieme a questo è emerso anche un’idea di appartenenza molto bella (»Quando vado in Chiesa mi sento in famiglia»; »Mi piace il catechismo», »Quando vado in oratorio mi sento bene»…). È stato bello vedere come in questo cammino i bambini abbiano percepito il senso comunitario, facendo emergere la necessità di esplicitarlo attraverso l’invito a scrivere al vescovo».

Per invitare i bambini a sentirsi parte della proposta sinodale, durante una messa all’inizio di questa fase, don Emanuele e i catechisti hanno donato ai più piccoli un mattoncino di Lego da tenere in tasca «proprio affinché si ricordino ogni giorno di far parte di qualcosa di grande che è la Chiesa. Poi, una domenica pomeriggio abbiamo costruito una grande chiesa con 700 mattoncini di Lego. L’abbiamo collocata in oratorio per accogliere le risposte dei bambini. Per quattro settimane, abbiamo lasciato loro la grande libertà di rispondere o meno a questa proposta e al termine, con grande sorpresa, abbiamo raccolto una novantina di cartoline».

La fase di consultazione è stata dunque un momento importante per condividere i desideri e le riflessioni anche dei più piccoli: «Spero che questo momento sinodale – ci confida don Emanuele – non finisca con l’invio delle risposte ma possa essere un momento di presa di coscienza della Chiesa. Il Sinodo è una proposta molto bella anche per i bambini perché offre l’occasione di fermarci con loro a pensare cos’è la Chiesa e perché è importante. È uno stimolo che andrebbe sempre mantenuto vivo».

Silvia Guggiari

foto @emanueledimarco
20 Gennaio 2022 | 06:36
Tempo di lettura: ca. 2 min.
Condividere questo articolo!