La chiesa San Giorgio di Morbio Inferiore.
Diocesi

Domenica festa per i restauri della chiesa di San Giorgio di Morbio Inferiore

di Gianni Ballabio

Verranno inaugurati domenica 28 ottobre, con la presenza del Vescovo Valerio che celebrerà la Santa Messa alle ore 10.30, i lavori di consolidamento e di restauro del campanile e delle facciate della chiesa di San Giorgio a Morbio Inferiore.

Questa chiesa rappresenta un punto centrale per tutta la comunità. Vi si svolgono infatti numerose celebrazioni liturgiche e pure manifestazioni culturali.

Nella semplicità e ricchezza del suo romanico è una delle più antiche chiese della regione e dell’intera diocesi. Particolarmente interessante la sua genesi, ben illustrata degli scavi archeologici eseguiti nella seconda metà degli anni settanta del secolo scorso, sotto la direzione del prof. Pierangelo Donati. Gli stessi hanno appurato che le radici iniziali di questa chiesa risalgono all’alto Medioevo e più precisamente all’epoca longobarda nel VII  secolo. C’era in origine un piccolo sacello rettangolare  a navata unica. Seguiva un  ingrandimento in epoca romanica (XII secolo) e un successivo all’inizio del XIV secolo con la costruzione del campanile, mentre la situazione attuale, risalente al XV secolo  ci presenta una chiesa a pianta basilicale a tre navate scandite da pilastri intonacati e una prima area presbiteriale giunta all’attuale definizione nel XVI secolo. L’altare al centro del presbiterio è opera dello scultore Milo Cleis ed è stato posato nel 1984.

Molto ricco l’apparato pittorico, comprendente le 14 stazioni della Via Crucis, affreschi riferiti al Santo al quale la chiesa è dedicata, come pure alla Vergine e ai Santi. Forte in questo apparato pittorico il richiamo alla Morte e ai Novissimi, senza mai scadere però nel macabro, come pure in messaggi di paura o terrore. I rispettivi cicli pittorici illustrano bene il passaggio del tempo e conseguentemente degli stili, mentre, oltre alla vivacità culturale, testimoniano l’importazione di modelli figurativi, in particolare dal centro Italia.  Fra i vari affreschi anche quelli di Antonio Silva (1731-1784), appartenente a una lunga generazione di artisti di Morbio, che hanno lasciato il segno della loro arte in Italia e in altri paesi europei.

Di particolare interesse nel coro è il grande affresco dell’ Adorazione dei pastori, raffigurata sulla parete di fondo dell’abside e databile nella seconda metà del XVI secolo. Le tante tappe riferite alla conclusiva definizione di questa chiesa richiamano l’impegno e l’interessamento verso questo sacro edificio, accanto al quale è sorto  successivamente il cimitero, che allora si usava chiamare, nella luce della speranza e della fede, camposanto.

Le citate ricerche hanno individuato sotto il pavimento dell’edificio altomedievale una sepoltura doppia in cui i due defunti sono stata collocati contemporaneamente. Arcaici sono pure due possenti sarcofagi ritrovati durante gli scavi e ora collocati all’esterno. Accanto alle basi dei pilastri della chiesa quattrocentesca sono state pure ritrovate piccolissime sepolture destinate ai neonati, che venivano adagiati nella conca di un semplice coppo in laterizio e ricoperto da un altro coppo posto in senso rovesciato.

I recenti interventi sono stati finalizzati a un completo risanamento e consolidamento del campanile, la cui precarietà strutturale era  chiaramente evidente, con il pericolo pure di possibili cadute di piccole pietre, prestando nel contempo attenzione anche alle facciate, a loro volta parzialmente deboli dal profilo strutturale in più punti, per ridare uniformità e armonia a questa chiesa, che oltre ai suoi contenuti storici, culturali e artistici, ha un intenso legame affettivo con la comunità di Morbio Inferiore, che vi accompagna i suoi cari per un’ultima sosta di preghiera, di speranza e di fede al termine del cammino terreno.

 

La chiesa San Giorgio di Morbio Inferiore.
26 Ottobre 2018 | 10:25
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