Chiesa

Dismissione chiese. Necessaria programmazione a lungo termine che coinvolga le comunità locali. In arrivo linee guida

Il Pontificio Consiglio per la cultura, la Pontificia Università Gregoriana e la Cei, hanno promosso un convegno internazionale in programma il prossimo novembre presso l’Ateneo dei gesuiti, dal titolo «Dio non abita più qui?» dedicato al tema del riutilizzo di edifici sacri. Nell’occasione, saranno presentate delle linee guida sulla dismissione e il riuso del patrimonio ecclesiastico il cui testo sarà discusso e approvato nelle prossime settimane dai delegati delle Conferenze episcopali d’Europa, America settentrionale e Oceania, che pure prenderanno parte al convegno.

Presentando ieri, 10 luglio, l’appuntamento presso il Pontificio Consiglio della cultura, il cardinale presidente Gianfranco Ravasi ha evidenziato la «trasversalità» del tema. Una «questione trasversale a livello storico-cronologico e spaziale», spiega, ma anche «a livello socio-culturale e disciplinare», con diverse implicazioni giuridiche. Il tema «coinvolge il dialogo con la società nel suo insieme» sostiene il porporato avvertendo che

«non si può entrare in maniera indifferente in uno spazio che respira ancora le volute d’incenso e conserva l’eco dei canti delle liturgie».

Due, sostanzialmente, i criteri cui attenersi: «fare attenzione che il tempio rimanga sempre all’interno della comunità con qualche valore di simbolo spirituale, culturale, sociale» e far sì che eventuali trasformazioni «consentano di tutelarne il patrimonio interno ad esempio trasferendolo nei musei diocesani in modo da lasciare lo spazio il più nudo possibile». I criteri attuali, spiega Ravasi, «sono troppo generici».

Agenzie/red

11 Luglio 2018 | 11:00
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